GARZONI - La piazza universale - 1589

51* T J Ji Z Z a D E G L I H E R E T I C I, -E T D E G L I I nqu f f i c o r i. Dilcor.lxii|. >1CER £ARF.BBE quefla materia particolare grandi fmo fiatio di tempo ; non per poterui decorrer {opra, perche* confondergli heretici nonfonriputatiidificorfìac eoa,& habili a patto alcuno, ma per diffutare fidamente con gli inimici di nofirafede,qualifono i temerari] affermi de'dog mi oppofiti atta fede detta Santa Chiefia Romana Catholica, & Apoflol ca,mal grado loro capo di tutte le Chiefe, e donna, ® Regina degiudic eccleftajiici,® in particolare dell'Heref e , foprale quali hapodeftddi formar condennagioni, & proceff conuenienti, a troncar le tefle di que f bidrainfame, cbefemprecon nouigermogli ferpentini pullula mò da quella mò da quell'altra parte. Tjondimenobauendoiopropoflodi [e~ gvìtarein quefia opera miavn methodo difcorfiuo, fintafermarmi fu le dijpute, che portano via gran quantità di tempo, & che ricercano lun- phezja di trattato,®fatica piùgraue,nonpreterirò manco lofcopoàìf- fegnato nel ragionare de gli beretici,® de gli Inquifitori, fiper quella ragione,fì anco perche il Chaos delle loro opinioni gli deurebbe co fon da lor medefimì, ® lo slimolo della confcienza acciecata nell'ambitioni delle prelature,® degli uffici] ecclefasiici deurebbe reprimer tata p teruia,etofiitiationeebano incapojfenzatateattegationidiragioni fcrit torali, di tante determinaiionì di concili] fitte contradi loro, di tantefeu tenze di padri appofite ai detti d'effi,dì tanti efkmpi che fi fon villi de eflerminationedelieloroherefìe,® del vederequeflauecchia robufta detta Rimana Chiefapiugiouene che mai nella forza,® uigore coirà gli infulti di effi ; & che aguifa dìuno Anteovalorofo piglia dalle botte , & dalle per coffe maggior potere,® ognorpiu fi rinfranca;ne che tantigigì tipafiati l'han mai potuta sbatterete fecondo la ria me te fu forare,a ardita ® corraggiofi,imitando il furor de'Dei contra i Centauri, coi ful– mini dette fentenze,delle leggi,de'Canoni,de de creti,della potè fila {piritua le e temporale,bafiacaffato la fiuperbia infletè di quefii temerari* Lé thi,di quelli nuovi Ceriori,di quefli tergemini Briarei, di quefiifigliuoli di Titan cofi arroganti, ® coli altieri Ma con tutto ciò decorrerò di co icbe faranno apropofitoperla lor correttionc,® da accettarnefalùtifiìt dottrinale uorrancbecheìofippia c'hanfifo il chiodo,et che fi pefiaac- quaìmortaio,cfiedo effi incapricciati più chele muleSpagrude,ct baui do un cervello {labili to fui dìamateche pgrauiffimo colpo di martello n fuo roperfì un iota dal fuo volere.Ha duq; dafaper gVhcretiti,cbe noi Ci ' tholìcifappìamoottimamete la natura,et ffififone lorcpche f tattanfì cht,etnuove ifierìenze fiahio uenmiin sòma cognitìone della malittaet X iniqui-

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