GARZONI - La piazza universale - 1589

iniquità che regna in eff,la quale ipotiffima cagione della durezza Ea- raonica,la quale abonda ne'capi loro bifogneuoli tfvno elleboro m»fchio, per purgarli amodo.Queftiuanno a guifa di gramigna [erpcndo per ter- ra,mentre fi uanno ingerendo con gli idioti,®[empiici per tirargli in er- ror spronando difficoltà grandiffima nel pervertire i figgi, che del proce– der loro conofcono i modi,® le maniere,&per far ciò più agevoli!, ente, adombrano la malitia con qualche colore di fantità proferendo qualche parole effemplari,&lodando le opere di carità,col qual mezzo s acqui- filano credito,® fed e talhora.f i come per tiftimonio di Gennadio, fece c n Giuliano Vefcouo Celanenfe.che (otioffiecie dipietà,fiauorendo moltipo- ueri al tempo della fametrafie per fino ai ricchi nella l 'uà herrfia . ouero che trouato carne per i lor denti,s'accostano a 'huomini difjoluti,®- ami– ci di fen[ualità,alli quali fi fan compagni, & fratelli,medjante la partici patione negli iflefii vitij,& indigli allcttano maggiormente,® conpefi- fìma indulgenza dipiaceri,come vn altro Mahomettofvadono >na vita larga,®- poco differente da quella de giumenti .Ouero che con lanouità della dottrina cercano di piacere alla plebe, mitigando la pena de'pecca ti,diminuendo il valore delle opereaccrefeendo difouerchio la virtù del la fede,dandoaddofio à qualche abvfo, per [are una mina ai facr amenti, & a dogmi principali di [anta Chiefia, qvafi che per un poco di zjZfniafi debba dare ilguafìo a tutto il frumento,etper un poco difeccia,confuma re tutta la bontà dell'oglicche rare volte fi trova fenza tarra.Dcllaqual cofaauuertìTaoloilfuoTimotbeo,dicendo. òTimoincrdcporiium cu - ^ gj . ftodi, deiiitan s prophana s uocu m nouitates . & Enea Silvio per que- u i o . fio nel libro He Origin e Bohernorur n , dicedi Giovanni Hus herefiar- ca de 'Bohemi, ehe pere^rina s (empe r , «Se nona s opinione s arrabar . Overo che con amplifìima libcrtà,arrzj uergngnofa sfacciatagine detran no ali houore del Tonteficato,& del facro Collegio de'Cardinali,® l efio ui> fufurrando come gaze infuppate contra il cboro delle Religioni an– cora; afifumono da credere quel che gli cade in fantafìa , ® quel che gli detta il capriccio del cervello che va del continvo a vela, eh è sbuc- cato come vn crivello da moltnaro, ® ch'i peggio d'rn fi rione da for- tio ,che s'aggira d'ogn'hora. Ouero che nello fpargere delle primefiintil le heretiche, impatienti delle corr.ettioni degli huomini dotti, uà dtbac chando in peggiori errori di prima, per far che fi verifichi in loro il det- todiTaolo,che Mali born i nes , ÓV f<ducl r ie< pr òfi orn i i r pcfor . Ove fifirn forti con gli aiuti dc'Trencipi fautori,con libelli di mille calonnie, & pazzie,difleminotipe'l mondo , con chiamar nvoui concili' , a quali poinonvengono, con oblationi di difpute vniuetfili,nelle< nuli refia- no chiariti fempre come goffi,®- infenfiati che fono. Tacila qual cofa bab- biamoil chiariflimo efifempio di Luther -0,1 he fu prima auvertito da alcu Il 3 ni

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