GARZONI - La piazza universale - 1589

5 4° " P I A Z Z A niera,pcr farne in uetro. Ma oggidì Murano luogo ameniffimo, &deli- tiofisfimo prefio à renetta fupera tuttii luog hi del mondo di uetri, & d chrifiallUparteper lafalfedine dell'acqua molto appropriata ailauoridi queflaforte,parteperche in tal luogonon uiepoluere che pojjafar nocu mento ai lauori,parte per la commodità della legna fijre(ìiera,chefa bel liffima,® chiarifjìma fiamma;&perche non s'ufain altri luoghi fare il faledellafoda,comefifaa MuranO,perilquale fi fanno bellifimi cbristol li. Quefl'arte poi procede nelle fue operationiccnla feguente maniera, chea fare il chrifiallo prima fi macinala fida, ® fi ne fa liffiua,nel mo do chefi fa il capitello dafare ilfiapone,® fìlafiia febiarire : & di poi fi mette a bogliere in certe caldiere gràdi,fin tato che la robba fa diflecca fa:® questo fi chiama il file dcllafoda: ® questa cenere fida fifa herba, la qual fi chiama Vgnea, onero diFelce,ma quella di Felce e la più trifla, percioebe fia il uetrogiallo,e frangibile affatto: e detta cenere fi porta di Sorta, ouero di Francia, & di quefie due quella diLcuantc è la megliore.Si prende adunque del fopradetto fide di Soda, & fi piglia di certe pietre biache di fiume di quelle uiue,che gettano fuoco,® fimi cinano in poluere fottiiisfima ; ® fie ne pigliali due parti, & una parte di detto fiale, ® un poco di manganefe cofi a giudicio, & diferetione maefl.ro, ® fimefihia bene ogni cofii infieme, & poi fi mette dentro forno di rcuerberojandoli tanto fuoco,che fi liquefacela,® diuenti tut– to d'un pezzo,® fi loffia raffreddare^ poi fi catta fuora-.e quefia tal ma feria'e dimàdata Fritta da'maeflri, materiagià cóuertita informa di ut tro,la qual fi pon da poi in quei uafhche fon dentrola fornace, doue fila uorano i uafi che del uetro fi fanno,® in quei per forza difuoco fi raffi e poi fi lauora: e questo uetro fino è quello,cke fi chiama Chrifiallo. Ma gli uetri communi fi fanno fiól di cenere difoda,con manganefe, e co onero una certa arena biancadaquale èftfibile. ® fi fan bicchieri, ma- flellette, tazje, ampolle, caraffe, buffbli,zjtccariuiall'acqua,artticclli, a uitortoli, a gioia,® s'ingiu stano da fondo piano, da puntello, da cuo– cer'acqua;® fi fanno angelini,rinfrefcatori, a canini,cantafiole, ZJ>net u ) hafide, marfior'hfiafchi zucchefichiette, oferpicolate, ozuccheteffa- linidàbiccbfcadini,® altre cofie. All'operatione del Uetro cocorre il fior no,la fornace di renerberod caconifuoi,ele uolte,e la bocca,e le bocchtt te, le canne diferro, le firme, le bprfillede cifore, la mafiuola:e fi pesta no i cottami,fi mette l'acqua fopra le cenerini canati uetro dal concon fipremein fui marmo, fi foffia, fi gira foprail capo, fi taglia,® fi for ma,fifegna, fi lauora a profili, a fogliami, a fin alto, a oro, a colori,a pitture, fi tira in fili, fe ne fan perle, diamanti, ® rubini, & altre gemme,® all'ultimo fi mette nel fuo raffreddatoio. Ma quando partit larmente fi uoglion fare uetri bianchi di fmalto,uis'aggiunge calc Stagno, ® queflo fi chiama latticino, del quale fi fanno opere fopra

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