GARZONI - La piazza universale - 1589
55 8 P 7 A. Z Z J. latina, ch'amari lafofianzaìnfie fieffi,l'accidente in altri, che dìfpcrdon la quantità.che moltiplicano il niente,che per fin potiffimo d'ogni male, conuertono l'altrui nel proprio,fanno confeguenza daafiini in tutte l'o– pere di carità. Ma tutti uefii qmalìfilano afegnati à quelli, che metto no il cancro nella robba de lorpadroni, e ilflufio nelle entrate, auguran do ogni ben dal cielo à tutti igaiant'huomini, cioè a quelli ,che, depofia l'auaritia da banda, facciata la proprietà, bandita lafnità, fifanno ho nore come Cefiarine maneggiloro:&,ft come àquefli conuengono tutte le lodi del mondo, efhndo amor euoli, fedeli ,firuitìalì, e galanti, cofi à quellafichiatta di furfanti, che lambicca fino a un foglio di carta in fruì tio d'altri, flan bene gli epithetti di Momo, e tutti gli attributi Satirici, cheritrouar fpofonofimperocbe quefio mefiiero ignorante efìercitato daperfone cofi difformi e laide,non merita altro che una corona di quelle chefa il Caro al Cafleluetro,per premio,®' remunerationc degli afincf- chiportamenti di tutti loro.Hor trapaffiamo à gli altri. Annotation e (opr a i l lxi»ij. Difcor. Nell a follati - N za perch e mai lafcia n taper e quant a entrat a prec *°'pendono all a giornat a per feftcflì. Nell a qualità perch e la robba guait a & inarc u e il profum o dell a lor o afìnità . Nell a Rclatione , perch e fon correlatiu de gli Alini in tutt e le lor o arcioni : nel luogo , perch e i Prolhbul i fon fpell c volt nccct i de lor furti , & latrodnij . Ne l Uro , perch e tra la difpcnf a & la cucin a è fi- Wat t la refidenz a perpetu a di eaftoro . Neil ' habito , perch e lì vedon o dell a ali nir.a d eftate.& c di uerno,&d a tutt i i tempi . Ne l tempo , peich e vna tanna un g'ornal e gli pot ta via tutt i i penficr i del giorno , Si dell a norte . Ncll'attion perch e [ ufa t ftranezze. c villani a è propri o a lor o in quart o mod o • Nell a pafl ric,pcrc.iepatifcon o del bolf o com e i caualli , non fi mouend o a alcun a fort gei)ti,ezz3, & corte:; a . DE' S E N S A R I D'OGN I SOR TE , ET M A S S I ME de ' maritaggi , Se de'mert i rralTare,& garzon i JDif .lx ^iij. IVELL 1 che noi modernamente chiamarne Senfiali, erano detti anticamente Progenerar, fecondo il detto di Mar– tialenel decimo lib.& Antonino finto nella terza parte dellafuafomma, al titolo ottano, e capi.quarto, gli difiin gue in piti (fie eie-,perche Z *z nero quefio mefiiero traditore è àiuifo come l'Hidra Lernea in più capi, trouandofi q-tafiin tutti negocq del mondo mediatori ,&fenfiali differenti, & appartati. fra' qualiipiu intrìcofifon quelli, che s'impacciano ne' uiluppimenantilUb dicontpre, o diuendite,ò d'imprefiit'uò di cambiò dufiure, & contratti illeciti : & à que-
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