GARZONI - La piazza universale - 1589

y % I V E \ S A L E. 55 >i Jlrì,& gravi non s'attennero da alcunigiuochi baffipe r pigliarfi vn poca di diporto negli alti penficri,®' cure cbaueano in capo:come Hercole do matore de'moflri,figlivol di Giotte,&Alcmtnapiu volte giocò, fecondo i Toeti,co i puttiyper quefla antedetta cagione; Socrate fu ritrouato alquì te volte da Alcibiade giocare con Lamproclefanciullino; Agefilao cor- reua fu vna canna come fanno iputti ,con vn fuo figliuolo ,alla quai cofa al lufe Horatio Tocta in quel verfo, Hor»iu. Ludcrepar impar,equitare in arundine longa Il Tarentino Archita coi fer ultori s'accomodavaa giuocare qualche uol ta per paffar via il tempo.c Raffaele Volterrano fcrìue al gran Cofmode' r r ^° lte ** Medici,che effendopadredcllapatria,& veccbio,coinepoti piccioli gio caua qualche volta per ff>aflo,etper diporto.Appreffo a Greci furon quat tro forti di giuochi celebrati/fimi, & principaliffimi fra gli altri , cioè gli Olympu , /' Tithij , i l^emei, &• gli Jflhmtf, ne'quali gran pre– mi/,®- h onori erano conflit ulti ai vincitori,®- fi facevano in bonor di Velo pe,d'Apollinc,d'Archemoro figliuol di Licurgo,®- diValemone, bêche alcuni, come Statio nel primo libro delle Thcbaide affermino che i giuo– chi Olympiaci,®-gli Jflbmij fi celebravano in honore di Gioue ,et di tftt pi a ron<- tuno Vlatonc nclfuoVarmcnide fa mention e di alcuni luoghi detti Tana tbenei celebrati in Atbcnc in honore di Minerua ; ® altri enumerano i giuochi d'Aeaco celebrati preffo a Egina ; i Marathonei celebrati f ca– gione del toro vecifo da Thefeo;&gli Heraclci celebrati in Tbebe.Ma i Romani n'hebbero le migliar a depublici,& de'privati, benché con più proprio vocabolo fi poffan dire fpettacoli,cbe giuochi,i quali furon inflitui ti per ricrear la plebe,® i citladinuper accendergli al difpregio delle pia gbc bedicofi,®- della morte, per fironargli all'amore della laude, & de fi Jenofoi» dcrio della vittoria.Onde Senofonte narra di Ciro nel libro ottaueche an- ,c " che egli proponeva di qvefli certami,®- fpcttacol'hcon premv grandi.ptr effercitare la virtù degli buomini,et anco per placare l ira de fiuoi Dei.Et a quefli tali luoghi antedetti eran prepofii diuerfi giudici con diuerfi vo- Q Budeo . caboli(come dice il Bvdeonelprimo delle Vadette,® Vaufiania nel quin Paufiou . to libro)addimandati,cioè di CrithhDccaprotiBrabeuti, Mafligonomi, M v ^ : " Rfiabducbi,®- Agonotheti:® neflunofecondo Valerio Maffimo nel co- * n '°* pitolo de gli Inflituti antichi,poteua mirar i giuochi flado afedere, accia fi conofeeffero gli bvomini uili dalle perfine effeminate & molli. Fri que– fli ui erano i giuochi gladiatorij,cbc ftficcuanonegiiAmpbiteatri, de' quali altrove ragionamo. Coft ifiecolariinflitviti da Valerio Public ola in honore d'Apolline,® di Diana,cbe fi facevano ogni cento anni, gridando il trombetta. Ven i re ad ludo s quo s nem o n'onalin m uidit , nequeui - lurii s eiï . Coft iScenici,che fifaceuan ne'Theatri, ir.ììituiti per cagione d 'vnapelle. Cofii Giuuenali fforchi,® immondi inlìi tutti,fecondo Taci- ?ïn to,

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