GARZONI - La piazza universale - 1589
r tyx r$ n.s a h M. $6- 3 triba,ò,fecondoTlinio,di uncertoTithone ,ò, fecondo Agalli Cer circa A S J "< ' Grammatica di 7Jaufica,ò fecondo Dicearco, de'Sycionif,nefa mcntiont Ctimati Horatio nella Toctica,&nomerò nek"Odiffca,àiccndo. c a . Illepilam dextra miffurut ad afra reflcQit Dicearco . Terga retro,rurfufque ad magnum prominus iSum Confvrgens terram procvmhit promu ad imam. Dicono molti,che lagiouetvTheaciafu quella che giuoco primaalla bai la,nel qualgiuoco b celebrata da Atheneonelprimo defuoi Ginnofofrfli\ Demotcle fratello di Tbeognide Cbio,&un certo Cberofane da lui nomi- nato,& Cteftbio Chalcidife ftlofofo,et i cortigiani del Re Antioco. Di qflo giuoco in particolare fcrifle amicarne te Timocrate Laconico, & Galeno in\unfuolib. intitolato dell'effercìtìo della balla. Del gioco da fracchi sat tribuifcelinultioncaTalamedcnellaguerraTroiana,oueroagli Egitu* H Vida. fecodo Iodoco Damauderio. Il Vida illuflrò qflo gioco fcriuido ql bcllib. laScaccbeida intitolato da lui. L'inuentione del gioco da dadi s'attribuì fee pur a Talamede,e di qflo giuoco fcrìffero i precetti in un libro Diodo- * eolTc " ro Megalopolitano, e Tbcodoflenofinfieme co Claudio !mpcratore,come ciiudi narra Suetonio nella ulta di queUoàlqual narra parimcteche Dominano jmpcrJIO Imperatore fi dilettò di cotal giuoco cflremameteieil Garimberto narra «- Vìfleffo d'Herico dlngbilterra.Queflo giuoco fu pero vietato dalle leggi b c i ^ i : : m Romane. Onde Horatio dice. Seumauisvctitalcgibvs Alea. Et Cicerone ferine un certo Lenticolo,che giocava con Antonio,c/fcrfla- toper queflogiuoco condannato.Etdipiv leggefi, che un certo Cobilone Lacedemonio mandato Ambafciatore à Corinto.per far lega,ritrouado i principali,® più vecchi de'Corintbu, ebegiocauano a Dadi, fe ne partì fenxafar altro.diccndo,cbe non voleua macchiare la gloria de Spartani con qvefla infamia,che foffero detti d'hauerfìttto lega con giocatori. Et queflo giuoco fu già tenuto in tanto uituperio ap prtffo a buomini grandi, che il Re de Tartbi madò al Re Demetrio dadi d'oro p rinfacciarli lafua leggerczga-.conla qual uanitàiTroci diTcnelopepreJfo Homerofon de- Phsnu fcrittigiocare innanzi alla porta fua.Et in qflogivocoferive Thania efier flato invitto vn certo Leone Mytileneo,fi come Iliperide Rj>ctorc è cele– brato in talgivoco da Thiletero nelfvo Efrvlapio.I noflri moderni givo- r " l I c t C f 0 chi fi diuidono in givochifàncivllefchi,& in giuochi da hvomini.I giuo– chi dafancivllo fono giocare alla polverc,allr girelle, al caflelletlo, alla fofìetta,alpirlo,algirlo,allafchiba,allalippa,alpandolo, alla capra, al pai di Roma,à Ciceri ad a,à tirai uga,al me Ione,ali afa ita,ali a ì 'imol.ua Ila bufcketta,a piflo epaffo,alle frodaruole, allagatla cieca, aprima fecon– daci tocco,alla corregiuola,alpari e di(pari,allapifa,alle comari,algio– co della feoua, al bai rotondo,a buon compagno fon Hi ferito,alle fendei 7 {n 2 le,
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