GARZONI - La piazza universale - 1589
y 7^ i r E Ì\S A L E. J 8 I quel Guidone di Thelcfino,che previde atlafita inopi* col mezp de'ruffa nefmiiin quei ver fi. Cvm colcret puros pauper Thelefimut amico* Errabatgelida fordidmintogvla Obfienos pojlquam cxpìt curare cinados, Argentvm ,menfias, pradiafolus emit. Ter ciò non è marauiglia,fie, di/piacendo tato quefla pigritìa al Sauiodif- fe ne'Troverbij Vfquequ o pige r dormi s tEtin un'altro luogo, uolgcndo ilfuo parlare al pegro dìfife . Vade ad fc rmica m ò p:ger , òV confiderà uia s cu!5, perche conia fatica del proprio corpo, ò con quella dell'animo t 'ha da cercare il uitto,e nòfare il pitocco per le ttrade,come fanno que- fli calchi,più pretto di rifo,efcherno, ched'alcuna mifericordia degni. Quindi è chefuron facciati i Guidoni nella legge Mofaica,dicedo un teflo del Deuteronomio. Er-omnino indicens , tk mendicusno n cri i interuos , 5 EcoftneKEvangelicafcrìvédoTaoloa T'motheo.<\u\ non laboracno n Mcnidr mandiiccr.a / qual propofto diffegià MenandroToeta. l'ecu Tauperes pigros non nutriat fccordia.' E nelle leggi Imperiali comanda Confatino, che efendo ritrovato uno di cofloro,che vafvrfantado non perinopia,ma per fola poltroncrìa,dcbba ej ferprefo, epofioinferuitùconveneuolc aUauiltà efìercitata da tvi.A que fio fine Amafie Re d'Egitto commàdò per public 0 edittOt ^he ninno in tue to ilfuo Imperio fleffe otiofio, ne bauejfc ardire di uiuer furfantando, fiotto pena ,chc l 'huomo,chc non uolcfie lauorare ,ne imparare qualche arte .fuf feinpublico frufiato nella pìaZjta,epoibanditodelfino regno.Et accioche queflofino editto haueffe effe cutione,comandò intutto'lfuoregno,ch 'ìl pri mogiomo dìciafeunoanno,doueffero tuttiglifuoi uafallicomfarirc alla prefenza deglifitoi Goiternatorì,&a dar còlo e ragione di quello hauefie to fatto in quell 'anno: et di ch'erano uìuuti,fotU>pena che qllo che nò mo- f rafie lafina poliza d'efier coparfo quell'annosi regifiratofuglifuffie tolta lauita ,o che abbandonafie il paefe.Verògìvfliffimo fu il cafììgo del Magi Ì 0 J O( flrato Brugenfein Fiahdra(come racconta lodoco Damaudcrio )facidofrH D^ ilar publicamente un calcodl qnalr (lana alia portatici tempio a chiede dei 1 re clemofina,reflando fioperto,che le macchie della le pra efìema,ch'egli moflraua ,erano finte ,e conridìcolofoartificio jìmulate da tfjo. egiujtif- fimo fnpplicio al delitto comtencuole f u quello del gran Duca C o f t m o , ar mando in u n giorno qua file fuc Galere di li u o m o con la prefa di quelli Calchi, che in (omnia abondanza andauano vagabondi, e difperfiìn tut– te le città del fiato di fiua Altezza. C o n gran ragione parimente Zulfi- 110 Guidone fv bandito da yenetia rettando feoperto alla Madona di S.Sa mueleperun furfante fimulato . Emifier Vicetrzp dall 'I, d Coneglia- no fece tre miracoli in u na volta facendo cambiare col bafiontunzotto, Oo 1 gridar
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