GARZONI - La piazza universale - 1589
*o2 " P I A Z Z A gridar un muto,&udir le fue minacele uno che fingeua ilfordo.Hora la furjfùntefeaprofeffione di cofloro non confifle in altro faluo che in inganna re il mondo, e con occulto intendimento alle falle d'altrui [guazzare, e trionfare .- oue, per mettere in opra, e mandare ad effetto il prauo dif fegno,fa l'altre aflutie, &• malitie, s'hanno finto un linguaggio fra loro che da poche perfine fuor di quella fetta viene intefo,& capito;e cofi co la commoditàde' uocaboli ignoti, dalor fili appr.efi, parlando inxergo, & furbe fio, ragionano di pigliar la borfia, chiamandola foglia, e tuofia; di torreidenarichiamandoglicuccbi,&aflì;dìrubbareifeudichiaman dogli occhi di ciuetta,e lagrime di contramaglìe;di divider fi ifurti fra lo ro,dicendo anaccare ,eafhr difiei,& non fanno fu altre pratiche,che, o di torti la cappa addimadataforza S.Tietro, o la beretta chiamata ere fta,o il giuppone,addimandato bafto ; ofogliarti delle calze chiamate rante;o del borfittodeifildi,che lor dimandano far lafiarpa, outro far il figadetto,ri<iedofifraloro,& beffando co quefli nomi quelli,che no san & cotefie lor furbane fono deferitte benijfimo in un fonetto che cominci Felice ulta de' guidon fi atengo, Che colfcalfo del fiore,e col bacchetto. Dafar in calca agli ofmi il figadetto, Trucca flanzando con il fio ramengo. Confblenne malitia da donerò fìngono alcuni di quefli) e fi dipongono per firoppiati a quellaguifa,cbe apprefoaTlutarcofece AriHogitone ,per non efere afcrino alla malitia da Thocione Atbeniefe; & come nella ci tàdi Treuigi bufonefiamente riapparfe uno dinanzi al confetto del Cla ri fimo Soranzp,ch e delle gambe,&de piedi fi fin fi talmente riprefo, con rifa grande di quelli,che lo conofieuanoper fino, & con piacere inf nito del Signore, che poi lofeppe ,fu reprobato per inutile affatto al me fiero dell'armi.Et altri fi fingono talmente cancberofi,& impiagati, c mólti iliufi dalla vìficfefieriore delle piaghe, le quali fon compolle ad ar– te, con uìfibio,confkrina,con fangue putrìdo,con men\lruo,con marcia,ci pane gratugiato informa di bolle cotrafiitte* di bugnonUo di cancherU dififiote,o di crofie,nonfblamente hanno di lor compafione,ma largamtn tefouengono alle mifierie fimulate .i \e in quefli accade a difeoprir le ma gagne lero,perche hormaifon note a tutto il mondo, e benifiimoftfa,cb alcuni di loro fingono l'Hidropico,hauendofi con arte gonfiata la ponzala qual tornano afiegno quado piace aloro:alcunil'orbo,conl'accomodargli occhi in sberlefo,e far fi codur dal guido,ouero dalginaldo,che cefi d dono il cane;alcuni lo flroppiato torcedo legambe, e i piedi ad arte me MÌgliofamente;alcuniil riprefofacendofi condur fu la carriola alla porta delle Chiefe;alcuni'jl tignofio,copredofiil capo rafo difottilifimc veftcht frefche,di ceruella,e disaguaccio,e di farina coperte ;alcuni l impiagato
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