GARZONI - La piazza universale - 1589
y v ^i y E R^S A L E. 5 8 P appieffoali'Ariofio, che, haitendo tante ragioni d'vccidere il vecchio Atlante fina òillurbatore jingolare,cotne notò la camile della barba, &• delle chiome, e l affetto fenile del ìsfegromantepietofaritraffeUmano, e ' contentoffi di condurlo fecoprigione otte egli dice. Difegnando leuargli ella la tefla. Alza la man vittoriofia in fretta: Ma poi cbe'l vifo mira,il colpo arrefia, Qua/i/degnando jìba/J'a vendetta. Vn vcncrabil vecchio infaccia me fa Vede e/Jcrquel eh ell'hagionto a la fretta» Che moflra al vifo creffo,e al pelo bianco Età àifettoni'annido poco manco. Vogliono anco cofloro,chc ilreo,ouero provocatolo richici~lo,disfidato,op) flenitoreò difienàitorefe ben non è attore dellingivria.pofsi effere attore, eprovocatore del duello, & in tal cafo,che reili con ogni vantaggio del– l'arme,del giudice e delluogo.e quando è reo dell ingiuria,et reo del duci lo,tantopiu uìen fauorito fopra Vattore,pcr effer trattato a fòrza ingiudi- ciò milìtarc-.cper la conilitvtione di Federigo Imperatore in materia del duello,a effo tocca ll'eletta dell'arme offenfue,e difenfive, del giudicedel capo,e del tlpo.Qvato al Capione s'accordano.che pofia darfi,e ricever f quando dalla parte dell'attorce del reo,vifia legitimo impedimento di duellare per fe ilefii;e dee offerir/i tale, che l auuerfiario per qualche indi gnìtàfivanon lopo/faricufàre. Quanto aTadrini di Campo detti latinami p te Patroni de'quali fa mentione Homero.conSlitvendo nel avello diTari- de & Menelao.pcr Vadrini chi d'vno,chi deu"altr<hyliffe,et Hettorcfon di commvnparerebbe a lor tocchi di dire, e tener le ragioni de'fvoi prin– cipali fenza ri/petto innanzi al Signor del Campo,)are eccettieni.protefla re,tor via le difficoltàdeuare i dubbu che nafeono, e tutte l'altre cofe che fono aprofitto della caufa, e de'lor principali, non tracciarle in modo al- cuno.a lor s'appertienc andar circonfiletti in ogni cofa,non credere in c benché minima,ou e firnintere/fe d'honore,gvardar l'arme che gli da l'au uerfario tanto da ofefa,quauto da difiefit, chefilano tgvali, fenza inganno fenza differente maeflria,no alterate, nonimpeditiue, noninchiodate con chiodi dipiombo,o di Hagno,non di rame, non elmi di dentro bruniti che tolgan la uifla;fegli cordoni difeta,congli quali fi lega il bacinetto, han nofotto lafcta il ramefe la celata fi può adoperar per brocchiere ;fe gli guanti nel chiudere il pugno,fpingonolc punte fuori;fegli co/imi delleficl le de cavalli,c gli arcionifono più alti,® infommaebecon vi fa vantag gio daparte ahuna.T ero fi denno elegger quelii,che fon di buona opinio ne,e fama,prattichi nel mefiier dell'armefdilvnga ifftriarza, ai fomma fcdejcaltà>intcgrità,cfopra tvtto aucnturofi; Han da cor.fiderare anco i T ad i ini, Padan i (fi o.
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