GARZONI - La piazza universale - 1589

y 71 1 V E * à A L E. j p j in maniera che molti non folamiteperfione fingolari,mapopoli di Infuri* eff refifa contaminati,abbracciarono le praue ufianze introdotte, dedican– do ai chiaffi le lor moglieer figlino!e.fienza rimorfio alcuno di confidenza et fienza ritegno alcuno dì uergogtia.Doue che i Babilonu,com*ferine He | ^ c r 0 ( j a rodotOybebbcro unficelcrato vfiofra loro,cbe,quegli c baueuan cotfvma le proprie facoltà,® fioStanze,mandavanole figliuole à far guadagno col co. corpo,per rimetter le ricchezze confionte, con l ufivra wieretricia non mai fiuia o fatolla della robbaaltrui. EtErifchtone Teffalo, in confcrmationc dì questo, confumatele fuefacoltà,offeruò cotesto infame confiuetudine, ponendo Metra fina figliuola guadagno, la qnal non compiaceva altrui difcflejja,fienzaprefenti digrandijfmaStima,& valore. Queflapatmi fuße la caufia, che la sfacciata Dea de gli amori ottcntfife da Solonc qud p-andhuorno , che diede leleggiagli Atheniefi,® che fu giudicato dal l'Oracolo d'Apolline, uno defette fiavu della Grecia, come testificano Me p^"^ * nandro, e Vhilemone, un tempio magnifico, & fiontuofo, chiamato il ti n . pio di V enercTandcmi, il qnal fin eretto/blamente pcrlefeminedichiafs .i .'*dio • fio:®lui fu quello che ordinò ipublici luoghi dishonefii, come ferine T^i candro Colofonio, & concefic nelle fine leggi molte effentioni alle mere tri ti, congrande dignità del nome fino, peraltro neramente celebre,® fa- mofo. ® in qnefila trafilar aggine infienfiata caddero ancoragli Efefi,come dice Eualte,perche a Venere amica dedicarono un tempio dell ifieffa ma &»*« tiiera, ® condìtione, & à vintidue d'Aprile tutte le Cortigiane andava– no al tempio,® offeri vano alla Dea libidinofa per facri doni, incenfio.ghir lande fatte di rofie, e di herbe odorateli mirto, e (opra tuff o la menta gen file. Et Alcsfio Toeta, nel fecondo libro delle cofie de Samv , dice, che P o f J quelle amiche, & concubine che fegnitarono Perite Athenitfie alTaf- fiedio di Samo,cÒfiecrarono un tempio pur a qveflainfiame,hautiidoin quel tempo, che la città s'affediava,con disbeneflo commertioguadagnato f.t to,cbe piloterò ali impvdica Venere vn tipio federato de denari etmuni dedicare. Oltra dì questo ferine Clemente Heracleote,nel libro de Tin Cic a darò, che in tanto rijfietto , e in tanta riuero. za furon tenute le Cortigia- He ne in Grecia,che apprefio à Corimbi fu Statuito per legge,che quando nel lecofiimportant'hcgrauififuppitcajfcà Venere, qùefla imprefiafi defife amolte meretrici, ®fo]Jcro prefenti ai facrificu, orando per la fialutc commune devotamente alla Dea. Onde narraTheopompo, ci e, quando p 0 Scrfc Re dìTerfi .i moßc Vefferato contra Greci,allboraniedrfm:amente l e meretrici bcbbcrela cura difnpplicare nel tempio di Venere per la fia– lutc della Grecia:® quindi SimonidcToeta cempofie in lode di loro quel Simo bdlE'pigrama,cbc dice. Vota. Hxfiatttcrcfiuper Graiorum orare fiatute FalicemVeuerem,® pro laribns patria: Tp 7{pn

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