GARZONI - La piazza universale - 1589

6 1 V 1 A 1 Z A ne'd'arme,ò befìia,ò vite'lo,òpecoraio agmUo,o'capone,ogallina, o ocea,o alcuno di quefli ammali,ì quali per feruità,ò per ufo so necejfarq agl'huo m:ni,teneado all'cfppofìto per cofa honoreuole portar netl'infcgne della lo nobilcàbeflie crudeli,®fiere rapaci,còn altrepitture,che rìtenghinoin loro vn certo non fo che d'animo inuittQ, &generofo. A qnefio fine C 7^ario,che fette volte fi* Confile dedicò(fecodo Tlinio nel libro decimo) alle legioni Romane l'Aquila vccello rapaciffmo, la qualfu aflonta an– co daCefare alThora, chevolando permero allefite)quadre ,vccife per fuo felice augurio due corui che gli dauano molestia, e pena ; & indi e tada gli Imperatorifeguenti di color nero fempreportata. Quefia mede fìma era infogna del Re Antioco, ma teneua di più vn drago fra l'vngbìe: 1 Frigij s eie fero il porco animai dannofo : Gli Egittijil Bue animai fo tiffimo : Gli Armeni il Montone ; 1 Corintbi] il Vegafo; Gli Itali il Ca- uallo;Gli A fiatici tre Serpilli Africani l'Elefante ; I Milesi) il Leone ; cofi i Franchi vecchi, i Safifoni, e i Venetìani j Gli Atbenieft la Trottol Gli Argivi il Sorice ; Il Teloponeffo la Tefugine ;. 7 Sueui l'Orfo ; I Go- tbil'Orfa;Gli Alani il Gatto animai rapace,e fraudolento ; I Fiamenghi il ToroiGli Aquitani il Leopardo; 1 Sanefitla Lupa, I Napolitani l'Afi- noconle cefle, Etfraquefli iScithi per grandezza portano il Folgore; 1 Terfìani l'Arco;! Cilici vna Tefia armata;! Tràci vn Marte; I Fenìci vn'Kercolefi Coralli due Rjtote.Oltra chefiaparticolari Agamlnonefc- condo Taufnnia, vsò di portar nello feudo la tefia del Leone con quelle role.Qvetli è il terror de gli huomini,&chi la porta è Agamennone.An tioco hebbe il Leone col caduceo;Thefeo il Bue;Seleuco il Toro;Caio M rio due Buoigionti ad vn giogo, Tompeo Magno il Leone con lafpadaim pugnata ; Lucio Tapino Curfore il Tagafeo, Mecenate le Rane, Attila vno Aflorre coronato, & cofìva difeorrendo. Quindi i nostri s'defilerò anch'ef { a imitatone de più antichi l'arme, e gli feudi con qualche fig ra, che fìgnificaffe,® rapprefentafe cofa da animo elevato ; come g Orfmieleflerol'Orfo con l'boriuoloin mano; I Colonnefi la Colonna,i Vifconti il Serpente ; i S-forzefchi vn Leone, che tiene in mano vn ram di Mele cotogno, Quei della R^uere la Quercia : i Cardoni i Cardi ; Gl Spinelli le Spine, i Bentiuogli la Sega ; i Conti d'Arminiaco duo Leon azurri ; Rjtei di Foys due vacche roffe ; e tanti altri Signori d'Italia f cero il mede fimo, tenendo tutti quella, boria nobile dì fiiegar nell'e re gli alti capricci ,efìtntafte del capo loro. Ter quefla boria ,®gran- de7 J? j Bomaniantichi, i quali furori faluatì dalle ocche, che vigilarono in Capitolio contra Francefi, non fi moffero da tanto beneficio riceuuto portar l'occa,efendo animai vile, nelle lor infegne. Ma ci fon per autn tura di quelli, che portano nell'arme il Gallo folare, il Tauone c'ha de fuperbo, t l'AUodetta, laquale ha non fi che del reale, & porta la cori– na

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