GARZONI - La piazza universale - 1589

QuelFantico mio dolce empio Signore- Fatto citar dinanzi alta Reina, dtfcriue Madonna in fieggio,dicendo, Al fin ambo conuerfi al giusto fieggio • IO con tremanti,ei con itoci alte,e crude,, Cìaficunperfie concbiude: T^pbils donna tua fientenzjattenda. EV^fnguiUara nella contefaper l'arme d'Achille tra Aiace, & Vtifit- T dipinge l'Imperatorde Greci in un fieggio fiublime,&gloriofo,fhcendogli corondintornoluttìi più forti Heroi dell'efiercito Acbeo. Si ebe i Torta feggieite nonfiòncofiignobili,<omealiri ft penfia, per conto del mefliero infieflefìo.Ebenuero,cbe effi fionodalla feccia del uolgo, & facendoti me fiero per guadàgnoiwnriportano più honoredi quello,cbe fi faccino i tee tigarij,i quali fono pur di minoruergognain quanto che portano la gente foniefipdie de'muli, maiTortafeggiette ft dimoilranorefierdi razzar di muli,ouero diafìni,adèmpiendo l'ufficio & il carico loro,come c(fi fanno, mafie in quefla p-artenon fon laudabilifon laudabili almeno in quefla al- tra:cbe fi [coprono per buomini terribili, & dì animo indomito, facendo concorrenza colfitmofo Athlante, chefiofiteneuafiecodo i Toeti l'Olimpo conte [falle; con Gioue,che portò Europa fiuldorfio informa di Toro; e co Orlando che fi recò la giumenta di Angelica adofià, per trarla doueil fuo furore loffihgeua.Gbi sì però che non allentino qualche uolia, quan– do fi incontrano incerti fufligroffi come è Morgante dal battaglioìTer- ebe la proprietà di quefla gente groffa,non e differente da quella de i Fa - chini, che fi arrendono fiotto ipefi della Dogana. Imitando ilfkmofio Gam barinotche perpicciola cofitrobettauafienzaal'cunadificretione alla pre- fenzadi tutta lapiaTza . ttorapernon dar delnafionelpuzzpr dei porri di quefla canagliadogli rimetto in fieggio,coclitdendoche i Tortafieggiet teTSfapolitanifionoledelicic,gliagi,lecommoditidigentilhuomini, di Cortigiane,® di tutti coloro,cheattendano aUefecrettzzS di amore : & effi fra tutti gli altri fon perfetti ruffiani in tutte le occorrente, portando in fieggio la Dea Venere', e Cupido nafiofi,& anco Adone e Ganimede quando bifiogni. Et queflo bafti di tatiprofiejfori.. A 'nrrotation c (oprat i IXTJMÌJ . Difcorfo.. Si narr a d ì un Portafeggiettcunabellifsim a boria , ch e un Fachinoueftit o d a gentlhuom o l i fec e porta r per più d'un migli o da un o di coftor o , &: finalmente Dolend o linoii ! are dilli-,ch e non haueadanar i da paga rlo.m a ch e afpettau a dall a espell a di Ber g amojdou e era da ro à porta r la barell a du e ann i fin o a quattr o mo - ceni£ui,ch e glireftauan o dell a fua fatica , & ch e pe r la prim a poft a l i darebb e i l fÙO'lalati o lenz a dubbi o alcuno . Talch é il mifer o Poctafcggictt e uift o ch e haue - u .i prefòu n granclvio,l ò riuerfei ò in un pozz o ch e gl i er a apprefl b , & fi (gombr ò di botici'. ! in u n tratt o quell a laut i le,&uan a mercantia . DE

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