GARZONI - La piazza universale - 1589
DE P R O F V M 1 E R I, O V E RO V N G V E N T A R I I. DifcoHolxxix. }Ei\CHE glibuominì del mondo furonofempre, &fietnprt faranno delle delhie uaghi,® curiofi,®pur che quefla cor ne lafciuifca, non s'ha riguardo a ffiefia, ne a fatica d alcuna forte ^Quindi procede che molti Qe non è meglio dire infini- ti)fifono dilettati,&inuaghiti di portare addo/fio profumi & odori, acciò con queste morbidezze esterne, acquisti lafciuo fomen ilfenfo, a cui fi volentieri compiacciono, &fieruono come à lor padrone ®-fignore afatto ajfatto.Erano tato dediti a gli vnguenti,&profumigli Mcnadr° ^^emefi( come firiuonoHipparco,& Menandro)che,quantunquein e n a 0 Athenefiuendeffero apretioinhonefii(fimo,nonfipperoafienerfimaidal I'vfo loro,per la mollitie grande,che dominano, huomini,& donneai q lacittà, per altro neramente honorata, &gloriofa. De iSardiani recita Alefsio. Meffio Voeta Greco, che furono degli vnguenti, & odori studiofì fiopr modo,®-poco differenti da gli Atheniefihauendo anch'effi l'animo affe- Antifane m i m t 0 , & m olle,come hebber quegli ; & appreffo di loro fi uedeuan c i ane . nflimo-.onde Antifone Filofofo che poco fi curaua di quefla morbide visto lìncenfio incanto alla maniera che al fino tempo apparue,diffie di qu •PoC sl d a P er tamcnte.SuÙe duabusminis.no n piace r mihi nequaqua m . M a nio . S1 " n e l jigtfmo ottono libro dell'Historie di Toffidonio fi legge per cofit curiofia, che in Siria ne' conuiti Regi] quando le corone erano state dif buite ai comitati, fubito al qua ti dei Babilonvj con alcuni pie doli vi entravano in fiala ;& quiui con acque odorate lietamente irrigauanolt fronti Uro, offeruando la cerimonia,& l'ufo degli odor'hper cofia mo bile,®-fiegnalata. Forfè per queflo ferine Minoride Greco nel libro de gli Vnguenti,®- delle corone,che quegli antichi bebbero coflume, chenel mezzp de conuiti s'ongeuanoil capo,trap affando quefla folle vanit mente in abufopreffootutti,comefefojfe fiata una confiuetudine da Ap Sofocle . *°>& d a Licurgo comandata.Con quefla mira Sofocle Toetainduce Vene Homero. re parlare ai Cretenfi,quando s'è tutta abbdlita,&profumata,® Home ro,parlando una volta di Giunone, la deferiue conprofutni,®- unguenti a guifia di lafciua accommodata, dicendo. ^ Ambrofia primum pradulcì corporefordes Ambluìt.inde cutem ntueam fpeploque perunxit Diuino. La onde l'arte de Trofumieri,fetondo l'ufo antìco,farebbe afiaipregiata quando altro ostacolo non s'interponeffe in mezzp > che priuaffe honore,che dalla elica antichità era conccjfa a quella. Hor chi primie– ramente
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