GARZONI - La piazza universale - 1589

6za " P I A Z Z A del riflefio, e tenendo quefla regola,c'hapiu bifogno diprattica, che ial tro , trouaremo tutte le linee dell'altre bore, lequali come bauremo dijft gnate, cifremiranno per borologio,nel quale percotendo il raggio rifleffx dello jpecchio dimofirerà le bore, fecondo, che mouendùfìilfole,farà co* giar luogo ancora al ragio riflefio. Ma chi uuol più diffufamentc cercar quefla prattica, legga il trattato di queHo auttorc,&per gli horologtjfi lari ueda i citati auttori, che ne trattano alla lunga, i quali fremirannofi bene ai maeflri d'horologij,mapocogiouameto daranno achi non haprat tica del mefliero,effendo la Tbeorica in tal materia difficile da dare ad in tendere, ® capire. Dell'b orologio mobile poi ne tratta il Cardano dot– tamente nel nono libro De rerum uarierate,<i / capitolofettuagefimo quar to. Maiofommariamentele conchiudo,per toccarne qualche cofapiudi slinta,che in generale tutti gli borologij contengono in fe le bore, le rge- z^bore, i quarti, e i minuti ; & l'Italiano borologio(come recita Giovani Tadoannio ) comincia a enumerare l'hore dall'occafo del fole,&il Galli– co , ® il Germanico da mero giorno, ® da meza notte.&per intenderft tTborologi, bifognafapere gli angoli borartj, gli archi orizontali, che gli Arabi chiamano Azimuth ,glt archi uerticalid'arco diurno, l'afcenfio ne retta, l'afcenfione obliqua, le declinationUe le dìslanze,e larghezze, <lunghezje del fole,i giorni naturali,® artificiali,® de'quali trattiamo nel difeorfo de'Cronifii, le disianze dell'hore ,igradi,l'bore,equinotiali, l'hore ante meridiane,poilmeridiane, l'hore inequali, l'hore occidenti l'hl'borofcopo, il gnomone oflilo dalla mira, le lince rettele linee perpen dicularifil cathetoja linea dell'orìzpnte,la lìnea meridiana, la lìnea del 10 fililo, onero mira,il Tradir ,cheè il punto oppofito alla linea ecclittica, 11 zenith, ò Verter, ch'è il punto nel cielo drittamente imminente al n Uro capoàlfenoretto ,ìlfienouerfo,lafuperficiepianaoueroorrzpntale, lafuperfìcie uerticale, o eretta, òperpendiculare, lafuperficie meridio naie, l'ombra uerfa, l'ombra retta, ® miti'altre cofie tali, che in quefla materia degli borologij fon necefiarie affiatto.Gli borologij poi commune Tefibio. mente o fon da fole, col lor gnomone, ouero fililo da mira, o da acqua con lalor cafia(& quefio fu trattato da Tefibiojo dapoluerepur con la cafra, 0 da ruote con le parti loro, cioè le ruote coi poli,e rocchelli, e denti,eno mi lor, cioè la ferpa, la maeflra, la pirona, la chiauaruola, la uentaruo la,le tacche, il rocchetto della corda, la corda, i contrapefi, il tempo, la cafra, icolonelli,la contrasle!!a,lafpendola,la nocciuola da incbiauare, 1 martelli, la campana, il raggio, il pennone, e i numeri. Ouepoifi cari cano l'hore ,fi fonano ,& femonoperfuegliatorì, mettendogli afegno, & aggiuflandoli coi contrapefi, comes'ufa . Quello èmefliero affiti ho- norato,® utile per la gran commodi ti, che ricette l'buomodallanofttia dell'hora,® de' tempi per gli effercitij fuoi, ® èlìatoilìufirato daGìan Carlo Rinaldi da Rjggio, che fece nella torre dell'hore in Venetia tutti i magifteri

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=