GARZONI - La piazza universale - 1589
V % I V E ^ S- j t L F . 6* |7 nemici,darlor lacarìca,romperlì,tor lor l'infiegne,percoterli, ferirli, oc- ciderli,fiarnefirage,farli prigioni ffiogliargl'hpor lor la taglia, tenerli in feruitù ò prigionia,liberargli,riportar uktorie,triòfi, architrìòfali,® fa tue Ter il contrario fi uedono talhora dimandar foccorfio,afibettarlo, no ha- tterloyo hauerlo tardi,infermarfifepelire i morti,slr affinar le infiegne, no poterfì mantenere,cercar la pace,nonpoterla bavere,ritirarfì,dar e il pafi fo,eflere afaliti,rotti,e confvfi,fvggire allasfilata,perder le bagaglìe,per der l iifegne,effer percoffi,feriti,uccifìfcacciati,fatti prigioni,pagar la ta glia,iare oflaggfftare ìnfervitùo in prigionia.Et quàio fon fuori di qual– che città,o fortezja,fì uedono por l'afifedio,e alle uolte non potere afiedia- re,non poter prender iluoghi,effer ributtati,uccifi,lafiiar l'imprcfa ,o fin ger dipartirfijtornare alLimprouìfia, tentar ogni cofia, madar a dimàdar U luogo,accetarlo o a patti, o a dificrettione torgli l'acqva,fhr trincee far caualierì,tor le difefe,dar la batteria,fkr mine, dar l'afalto, afeender le mura, piantami iinfegne, prendere il luogo, uccidere ognuno, sforzar le donne ,faccheggiar la terra, fmantellarla, minarla. Ter /'. ppofito quei di dentro attendono a fornirfì di vettovaglie, e di munitioni, a rac- eoglierfi nella terradeuare iponti, chiuder le porte, apparecchiarfi alla difefa, e difender fi ,far contramine; vficire addoffo a nemici, fcacciarli > aprirle porte ,vfcir a vedere ,ò efifier e afifediati, perder l'acqua, man– carla mvnitione, mancar la vettovaglia, non poter dìfendereìl tvtto, renderfià apattifò a difcrctione,òfenza affalto efferprefifcacciatUandax tapini,® ramenghi cercar nuova stanza,® cofe tali. Qvest'arte ir.fegna apreparar l' armate,àfùbricare rocche, a fortificare castella, a mettere foccorfi,a cauar ualli,a edificar bafionUa votar fofe,a fabricar machine, a elegger armi,a cobatter mura à portar vettovaglie di nafcojìo,a teffere ingannua mettere aguati,aufiar diuerfifiratagemi contral'inimico, ne in fegna parimente a batter torri,a prender muraglie,a minar rocche : à (fo– gliar chiefe,afacebeggiar città,aJpianar castella,*guastar campi, a con eulcare leggi, adulterar matrone, fluprar uedove,rapir donzele,de' cit– tadini alcuni pigliarne, altri imprigionare, altri confinare, ® altri ta– gliare a pezzi: Finalmente tutta qvefia difciplina, par che non fa occu– pata in altro che in danno degli buomini, & attende per lo più maffima- mente anofirì tempi à quello fine di far fi nome di minatori del mondo, & valorofì homicidi, e trasformare gli buomini in vfanze di fiere, ®- collumi di beflie. Terò la guerra par che nonfia altro che un conimene homicidio, & afaffinamento dì molti, e i faldati non favo altro, che af– fanni pagati,® armati in ruina della repvblica. Nondimeno il diui- noTlatonelodò fommamente quefl'arte, & commandò chei fanciulli la imparafero, & [libito crefeiuti s armafiero foldati. Et Ciro quelvalo- rofo Re diceva,che ella non era meno nectfarla di quello, che Q fa l'agri-
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