GARZONI - La piazza universale - 1589
V i\ _ 1 V E R\_ S A L F . CAI fiche jlleffandro nel tornar che fece -vincitore dalle Indie,aguifa di hac tbxnte carenato di lauro , ® lederà andana eircondedo lealtà® le re gìoniicht ì Tibarenipopoli nel parto delle lor donne Ji ponevano in letto, ® ini giacevo» come inpaivola, f nudando lagravidanza, 1 1 effito del parto in ìcro sìefii;che ipopoli Lycij al tepo de funerali fi vej.i: ano di ve ftifcniinili & donnefche,che era pur yna fpecie di mefehera; che li don– ne Ce mane armate difacelle,-? di habito furiale-.andavano alle effedit tioni della guerra coftvefiite infieme cdmariii loro;c h e nelle none Capro line apprejjo a Romani le ancille,et le ferve andavano ve f ite da libere co la stola in doffo delle matrone;® ali vltimo riprendo Momela cui difefa piglio in quellaparte,percbe dinàzj al còciftoro de i Tei fi dclfe metto un giorno,che l'bvomo cofì vario,® mvtabile animale fife flato fitto prefi dete al governo,® amminiflratione delle cofe humane,nelififie flatopo fio un ffecchio al petto,doue poteffe rimirar quanta fermezza ® cojìan- Za in un talgouematorfi ricerca chefciocchez^a(per direiluero)è quel la di tal uno,cbenon ha a pena un pan di miglio da cibar fi e con la moglie contendeil miferoper cagion di una caflagna,e nondimeno piglia a nuolo dagli Hebrei uefìimenti rìcchiffimi ogni giorno perimmaficherarfi i che fcempieria,chc goffezjra è quella di quell'altro, che ha tre figliuole belle comeunfiole> & uuole affrettare che il giglio della uhginità gli arrivi i fieffant'anni,ch abbiano i iteti di ebeno,eil capo,et il ciglio di auorioÀado fi eglifia tanto buon tempo con andar tutto il dì, e tutta la notte, in ma- fcherafu queflafefia,® quella altra? che più bel %ani fi puh uederdiun tale? T^on hanno le ma'ehere in loro altro di buono, fie non che i Trend' pi con maggior fitcurezja,® libertà pofjono andar in volta, ® notar con gli occhi propri] ì portamenti de i lor fudditi, intender l opinion che vtrfa di efji apprefifo al popolofientir lclodi,ò i biafimi,et cefi corregger fie fieffi, & loro,da quel che non siabene. Del reflolaprofeffione deimaficherati, <® delle mafchereiin tutto difjoluta,® nana, abenchei noflri Ferrar e fi affettìonati al dì di S. Stefano per amore del lor mafcherone,alleghìno in ptincl o Iiui s > che fi rifparmìano i panni a Rare immafeherati dalla mat– tina fino allafera come fan da Zanolli,® fiar.r.o tutti i negecii più ifif edita mente vtfliti à quella foggìa,ferrza tffere cblìgatì à tener gravità,® an– dar con paggi,® cavalcature attorno,ccmefiua ad altri tepì;dct >t fiefofi- fier Fiorcntirihhaurebbon qualche ragiovc;® il fatte fla, ci e un comnto do è auanzato da mille incommcdUche filandoquefia licci za,le n (gliefio no menate molte volte per i li-ogli cislcnefiivefiite danafe! ere, elei mariti rei fanno,® quando fi terre a cafifi perfic entrar ce Fui attiro de tro,® s'entra da Zar ,ì ,efiendeJ: ella co un buratti o ateimfegrataima ZJ ci fino riterrei a fervi tù delia n afeheraal volte ìpeco ir terederifiet tea efi C,che fi fan ce file dell effifie a fai fi ». aficl era tal u dta,ccr re cr.c Ss a aitar
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