GARZONI - La piazza universale - 1589
v X tv t U l E. g 55 Yt,& Con le CaUalle ;i Candeifi nutricano di bifcie, & diferpentià Cap ij amazzgno con la fame i padri propru,che paffano annifcttantaft Qeu ha noogni cofa,®per finle mogliein commnne;gli Hipporgi fi tingono tut to il corpo di color roffò, per famigliare a Ferraù; gli Himato podi vanno ferpendo per terra,come fan le bifcie ;i Mofneci bajhnan tutti iforafiieri che paffano per il paefe loro;® le donne Selenitide (per non tacere que– lla c he ègro/fa da douero,narrata da Herodoto) partorì fono oua, da cui nafcono huomini dieci uoltipiù grandi di noi altri. Ma nel contar degli (mimali c'han vifto,iic dicon di quelle e freme che pofìon dirfhperche nar ran di hauer vifto quel delfino che amò cotanto Hermia fanciullo fecondo lafiauolofitnarrationediEgefidemo;quelloccachefiinuagbìdel belput - ^ y ^ tino Oleno;quel montone che fi innamorò della bella Glauca fuonatrice; m » 1 quel Gallo d'India che amò tanto Secondo Tincerna del Re di Bithinia,fe condo il tefiimonio di 1 <ficandro;quelpauone che in Leucadia amò tanto N'icad ma ver giucche morfeper quellaiquel coruo chefideflrufleper amor di ungiouane nella ricchiffima, & feliciffima Città di Sparta ; quel Dra– gone che amò fifieramente quella bella giouane di Etolia ; quellaTan- thiera, chefecondoTlinio, ringratiò quell'huomo che l'haueuatratta fuoridi unafoffa; quell'afino,che afcoltòlafiapienza di Ammonio Mefi- fandrino; quellElefante, che fecondo Tlutarco, fi innamorò di una fan– ciulla chiamata Stepbanopolide ; & quell'altro, che fecondo il detto Mutu diMutiano, dipinfe lettere , ® Caratteri Greci. Con fi fatte menzo– gne vanmefchiando gli edifici]terribili, & marauigliofi, che nellor peregrinaggio han difcoperti; comel'Obelifco di Ramife Re di Egitto fa- bricato da vinti mila huomini; il laberinto di Dedalo in Creta tenuto per ineflric abile ; il Circo di Giulio Ce far e lungo tre Radij groffi ; l'Am- phiteatroTompeiano, che capiua quaranta mila huomini ; le muraglie di Troia, che furono nel circuito quaranta mila paffi ; il Coloffio dì Rho- cipoflofraprimi miracoli del Modofil Manfioleo d'Arlemifia Regina de' Cari] opera fuperbiffimafra tutte l'altre. Coft raccontano le muraglie da gli boni,® de'giardini magnifici,etfontuofi;come quello ddl'Hefperide, dotte era gli alberi d'oro,& di cui era guardiano un ferociffimo dragone ; quelli de T beaciné'quali eran continui frutti da tutte le Ragioni ;quei di Epicuro,et quei tPAdonidedoue tutte le gratie pioueuaV enere inuaghi ta del ftto amore;& quei dell'\Affuia,cbe confammo stupore de i riguar- danthinnanzj à gli occhi altrui Ranno in aria foffefi.Et per tanti paefì vi fli narra le guerre di ditterfi animali curiofifiime da fentire, quella delle cornacchie,® delle ciuette;quella de milui,®corui ,d 'Aquile ,e Trochi li;dì Leoni,® galli,di cani,® Dame;di caualli;et griffi;di delfinio baie ne;di Murene,® Cògr'hd'elcfanti,® forici;diferpeti,etcerui;di lucerle; & lumache idi ficorpioni,® fiellioni;ditcfiuggini,® fialamadre;di api;et fcara-
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