GARZONI - La piazza universale - 1589
V ì \ 1 V t K S A L E. 669 2t Ctft&mett è cofa digrade ingegno,® digiudicio molto eleuato,cociper nella mete le natie fpeeie de gli animali, & delle cofe in modo,che col pen nello,® coi colori s'imprimano inguifa,che niete altrove non lofpìrìto pa ia macar in loro. Terò Valerio Martiale,ragionado della pittura d'una co- Vale gnina,la celebrò camefefoffefiata una cagnìna uiua,dicendo. Ips a deniq j M a r t i a pon e cu catella.aututranq ; putabiseileuera,aututranq ; purabi s effe pi ohm. E Monfìgnor Bembo,fauellando d'una imagine, che li dipinfi l'eccel 1 1 B c m lente pittore Giouan Bellino, la celebrò coifiguénti uerfi dicendo. 0 Imagine mia eelefie,e pura Che fplendi più che'l Sole agli occhi miei, Et mi rafifembri Une Ito di colei, Che [colpita ho nel cor con maggior cura. Credo che'l mio Bell'in con la figura T'babbia dato il costume anco di lei, Che m'ardi s'io ti miro, e per te fiei Freddo fmalto,cui gionfi alta uentura. Et Bernardo Taffo fopra un trattato della Sig.Gidia Gonzaga, fcrifie ifi- B e r n a r guentiuerfi. 7$on Fidia, Apelle,ò chipìnfi,® fcolpio TaAo . Meglio in duri metallifin marmì,o in carte Di questa nera imagine di Dìo Haurian faputo far la minor parte. Quindi nota "Plinio nel j%.libJlc. i» . che nella contentione tra Zeufi, & Tarrhafio celeberrimi pittori, Zeufi inganògli uccelli con l'uue dipinte in moflra portate,® Tarrhafio ilpìttore iilefifio con un uelo fopra una figura tato artificiofamente dipinto che pareva cofa reale,® no finta,e l'ifiefifi al c.aÀice che lafcena de giuochi dì Claudio Tulchro hebbe alcune tegole di pintefi raramete,ch'i comi uifi fermarci fopra inganatidalla pitturatila qual cofiàaggiongo per maggior confermatone quel che l'eccellente pitto re denofiri tempi M.Lodovico Tozjzp haraccontato à me in Treuìgi, che in una città della Fiandra da lui nominata, in un cortile d'un palazzo ni è dipinto una caualla,che pofe in tata furia un dì un cauallo,che a tutte fog- gie uolea accoflarfele,® fiutata che l'hebbe, le tirò una copia di calzi con m'empito maraviglio fo ,conoficendo per naturale istinto, d'efferfi gabba– to nella pittura di qvella.Appreffogli antichi nella Grecia (recita Baldef far Cafiiglioni)fu la pittura tenuta in tanta stima,® riputatone, che uole uano che i fanciulli nobili nelle ficuole alla pittura defiero opera, com'a co fa honefla,® neceffaria,® fu cotesto rìceuuta nel primo grado dell'arti li berali,poi per publico editto uìetato, che a fimi non s'infignaffe. apprefifio d Romani fu di credito (come narra Tlinio nel lib.$ «. .)merauigliofo,® da quefla trafife il cognome la cafa nobìlìffma de Fabiì, che il primo Fabio fu cognominato Tittore,per efifer fiato in effetto eccellentiffimo Tittore,e ri ? to de-
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