GARZONI - La piazza universale - 1589
r t l l V E ^ S A L * . t ?7i &ma puh moflrare cielo,mare,terra,mtiti,filue,prati,gìardmi,fivmi,città', capagne,e tutto ql che vuolc.Qltra di ciò la pittura ha qlìo p areng o del– la profpettiua,che ella ingana la vista ,& farge molte sebiaze à gli occhi de rifguardàti,uariato/ito in una imagine,& ellaaggioge doue no può ar– rotare la fcvltura } dipi»ge ilfuoco,i raggili lume e i lapidi folgore, il tra– mutar del folcii nafeer dell'aurora di color di rofe co quei raggi d'oro, e£" porporata ferade nebbie,le paffioni dell bvomofi sefi dell'animo, & qua fi ijprime la uoce ifleffa,& co metile mifure fa ueder le cofe che no fono co– me quelle che fono,& quelle checoft no fononi altro modo le fa parere. Ol tra che in tutte l'opere fueui s'intede ,&uifì giudica più di quello che fi uede>et beche l'artificio fìa gràde,lingegno però auaza lanificio .Onde po tremo dire,che la pittura fa un arte rara,et moftruofa,che copcfia di debi te deficrittioni di lincamètUet di coueniete accomodatone di colori,genera infinitoftupore a riguardati. Vero il dittino Ariftotile come neceffaria à molte altre arti la fuafeallagiouètù;da Vlatonefv abbracciata, imparata daTullio,da tvttal'antichitàmirabilmete favorita.Quindi refia celebrati Cimo Cleoneo,che ritrouò l'oblique imagini,che primo difiinfe itnìbri co gliarticoli,che fece apparir le itene,cbe trono le pieghe delle uefli,e ì fieni: Higemone che difiinfe il primo lafiemina dal mafichio : Volignoto che fu il primo à dipinger le done co la uefte lucida,cbe diede principio à aprir la bocca,à moflrare i deti,à variare il uolto da queflo antico rigore:Apollo- doro Atheniefeche primo infiegnò d'iffirimer le bellezze, maguificàdo il Juo pendio fopra gli altrUnelfare un Sacerdote adorate,et uno Aiace fui minate:V arrhafiìo che trouò la fìmmetria,l'argutie del uifio, l'elegaza de* capellìda uenuflà della bocca,et per comun cofenfio de'p'tttori, nelle effrf - me~lìnee portò la palma: Amphione zaro nella difj>ofitione;Afilepiodoro nelle mifureìArifiide Thebano che primo dipinfe l'animo,ét effireffe isefi; Apelle che della pittura copofe ilihrì.-Eufrate Ifihmio, che della Simme- tria,et colori formò i volumucome ha fatto anco Voponio Gaurieaet pia A [{, eru , modernamete Alberto Durerò pittore clegantiffimo;Metrodoro Athenie Durcio fé che non fu minor Filofiofo,che pittorcondefu degno d'efier mandato fi • lo à Vaolo Emilio,dopo la vittoria di Verfieo,haueudo eglìrichufio un Filo fofcper erudire i figliuoli,&' un Vittore p er adornare il fino trior.fio. Ma ol tra quefli,& infieme con qucflUfra gli antichi Vittori fon con egregie lodi celebrati Vìthhe Timagora Chalcidenficche contefiero infieme honorata- mentedella preflantia della pittvratZeufi che venne in tanta riputatone in qvefl'arte,c diventò sì ricerche donava l'opere fuefiimate da più d'ogni pretio,come Alcmena à gli Agrigentini, Van a Archelao, e fu tanto di iigente in effa,che, dovendo formar l'imagine dì Giunone Lacinia per gli Agrigentini, bebbe gratta di ueder le lor giouani nude, delle qvali cin– que rieleffe più belle, per far la figura della Dea compita, & perfetta iti ogni
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=