GARZONI - La piazza universale - 1589

V 5\ ( 1 V E P V S A L E. 6ji Ruonarottì cofi mica, Rafael d'Vrbino tanto raro,Gionan Bcllìno.Muti.t- no, Iacomo Tintoretto huomo mirabile,il Tordonone fiingolarìffimodo Sfi- limbergo molto fregiato, Lucca Rauennate nel colorir perfettiffìmo,& al tri infiniti, le cui opere egregie fino diuerft luoghi in Roma, inVenetia, in Fiorenza,T^apoli,Milano,Genoa,Bologna,Fer)ara,Tarma,Vrbino,fiarfe, & diffemìnate. A quali s'aggiùngono quelli,che nc'lauori di Mofaico fatti co oro incorporato nella fuperficie dipicciole pietre nobili hanno mofirato eccellenza particolare,come Francefco,& Valerio Zuccati primi bm mì– ni del mondo in quefi'arte, che hanno lauorato in S. Marco a Venetia cofie per tutti ifi colifamofe, & cofi Marco Luciano Riccio huomo fingolari(fi-= mo, c'ha lauorato nel uolto della facrifiia di S. Marco alla mofiica tanto stupendamente, & il moderno Brozja valorofo affatto in qttefta profiffic- ne. Et anco nella Miniatura, ch'è ffecie di pittura particolare, laquale in picciole tauolette communemente fi dilatta, onero in carte caprine, onero fu gli Agnus Dei, & in cofe filmili, & che fottilijfimamente dipinge varie effigie con coloripuriffimì d'azzurro oltramarino,oro,& argento macinato, •& nell'antica ,&nella moderna età fi fon [coperti ualent'huomini, come quei tre d'una cafiifieffa, che per memorabile effempio aUalHinianafcie- glieremo, Battifia, Valerio, & Lelio Titoni,oltraunafihiera immenfa di tanti altri a cotefii nell'eccellenza del miniare niente fecondi. Et effa mi– niatura è arte antica,percbe nefan mentione Vitruuìo nel librofettimo,& Vlinio nel trigefimo terzo al capitolofiettimo, ragionando di quel Gioue , che i Cenfori Romani impofero chefoffe miniato,oue anco narra gran copia di minio ritrouarfiinSpagna, ma duro & arenofo, ma l'ottimo trouarfi fo- pra Ephefo ne'Cam pi Cilbanif.f i che in ogni cofi fono eccellenti, & illustri ipittori,faluo che quando dipingono cofe meramente lafiiue,& dìshonefte, come talhorafanno i Fauni addofio alle 'Hinfie, e i Satiri congiùnti con le Dee: ouero che dipingono fogliami, & crotefche uaniffme in l uoghi pij, onero che dipingono la Deità con figure iaconuenienti\ouero che figurano i fanti, & lefante troppo lafiiuamete,ouero che formano figure caprìccio- fe,&da humorifii con gradiffimo indecoro,ouero che fanno fol delle fra- fcherie,come Taufìa Sycione,che dipingeuaputti,& Tireico, che dipinge uagli afìnifolamente,&Serapione, che dipinfe le fienefole da Comedian- ti. Hor trapaffiamo ad altriprofefjori. ' Annotationeibpr a il xc. Difcorib. Intorn o a l foggett o de'Pittor i fi potr à notar e quant o dice Pietr o Vittorio ne'/uo i libri delle Vati e letcioni , a cart e 6i. Se 16. & Pietr o Crinit o nel prim o de Honeft a Difcip. a l capitol o vndtcimo . t t rr.edeiirnament e il Rhodiginc , nel 1 6- libr o dell e tue Antich e lcrricr>j >l cap, » j.& il libr o de 'fecreti deil'Vucchcrc a cart e 758.Se Leo ricBattifta ) & Filoftiato . Vn D E -

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