GARZONI - La piazza universale - 1589

. *7* " P I A Z Z A Jo.icrare . h a m o dafar àCferui, chefebennonfonodaconsìituirfipadroni,come eranconflituiti, perteflimoniodi Soficrate,in'.Cydoniapreffoa'Cretenfi in certe feste loro ; dotte che haueu a.no libertà allhora di flagellare pe no a i liberiano almeno da effer trattati humanamente, & piamente, cordandof delfefto dell' Ecclefiafiico,al 3 j.Si eft cib i feruu s fidelis, (il t bi qual i anim a tua.^r - di quello delfiuio Catone. Cumfuerisferuos proprios mercatus in vfus, Etferuos dicas,homines tamen effe mem ento. Cosi Seneca,firiuedo all'Imperatore, l'ammonì còqllefalutifere parole. Cu (eruisfimiliariteruiueredete c piudctià tua sue. n.ferui , feru i funi imo homines.ieru i sù t ì imo cótubetnales . feru i sat ? imo humile s ami s 5 t ' i m o cólemi.Mafe per forte i fruitori so cattiui, e trifli,ricor- dinfi padroni della siterà delfauioshe, Sicu t pabulù, uirga , & onu s ali nu deccc /ic &feruti panes,caftigano, & opus . Dall'altro canto fon de di gradifima remuneratone quelli, che fi porta uerfo i padroni bumaniff maniete,fiielif\mamete,& co queldebìto che lorfi richiede. Ter afloft- rasepre lodato ql Tublico Catieno, il quale(come ferme Tliniofinflituita herede dal fio padrone di tutti ifuoi beni, fi getto nel rogo ardete ìnfe col cadauero di efio, p finir la uitafua co quella dilui.cof qvell'Erete fer- uo di Marcatonìo,che, uededo ilfuofìgnore dopo la vittoria di AugufloÀ termine dìfperato ridotto,s'uccìfeperfvo amore dafe medèfmo. & quella EuporoferuodiCaio Gracco,ches'ammazjòfcomeferineMacrobiojo- praìl corpo del fio padrone,poi che lauide miferamete dalla plebe uccifo etparimete Ideerà et Cbarmane anelile di Cleopatra, cheuollerofinirla Uitafua co quella della lor Regina, come veletta fare Ber minia ancora 11^ Tr l ili- Sophonisba nella Tragedia del Tuffino. Hor quefli tali fervi fon degni d f e apprezzati , e tenuti molto cari. Ma qu ei vigliacchi t\e de 'fvrfanti & fc hivma de poltroni,infedeli cornei Morijadroni come i Cingari,af af– fini comegli .ArabUtraditori rome i Tarthi,chefuro creati dal nietcnon efèdo bvoni da altro che dalla pachìa ,et daporfì a tauola rotoda, e fàrdel gèti :bHomo ,no meritano altro che fare alla fruita delfgnore diMatelli cafil quale gli rifonda fui baslo uinticinque fregate d'un bvo durengo p hora,&poi farli truccar per la calcofi,come furfanti, & pidocchiofi che fono. Tutti gli Ruttori f dimoflrano hauerper quefli tali poca credezaa fervi,® ne lor ferini gli inculcano perqtte fa caufa. Anfiotìle dice, ebe^ no so parte di città, ne in quella hano da fare cofa alcuna. I Giurifccnfiil conchiudono i fervi no haver capo-.ciolne libertàrie civiltà > ne famiglia & apprefo che la feruità è filmile alla morte, & che ì ferui fono poco m che morti,altri dicono che i fervianticamete no poteuano efier foldati,tn filoiliberifil che mofira Virgilio,quanào,parlando d'Heleno Bf, dice, llqual Licinia ferva di naficofio UaueanodritQ al ReMeonio ,e poficia Man-

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