GARZONI - La piazza universale - 1589
Se atcri ^ r a c c i 0 , 9 dapétlo,lafquadra,larega,&il moderno Seguono dietro aloni ii ratini.' * e £ a t 0 " marmì,il cui mestiero al tempo di Lucullo,&di Marco Scott ' ro non era ancora uenutoin Italia, come recita Tlinianel Uh. 36. & fi fa con l'arena, & con la frega; & il predetto Plinio lodafiopra tutte l'altre fa rena a'Etbiopia, & poi quella d'lndia,laqual s'accommodaaffai a polirli, quandob abbruggìata,®rla Thebaicaèperfettaper quefio effetto,® cofi la pomice,che[erue ancora grandemente a /colpire,®*limarele gemme. S èpoi trouato il modo difigare i marmicon l'arena d'ogni fiume media lafraude degliartefici,laqual Comoditànon è cofi da tutti intefii .Ma ,per parlar della ficolturapropriamente, & come fi deue, ionengo adire, c contendono infieme quafi deipari e fa ®- la pittura,com e quelle cb e da un medefimo fonte,cioh dal buon difegnonafiono,benche molte più uariecor fe,&per gli coloripiu uiue ,&piu artificio/i• [ite ce dina da. quella che da qucll altr a.Ma la [coltura dimoerà co maggior uerità,&(per dir cofì)rea lità le membratutte tonde,formate, & mijurate come la natura le fa, t néruimuficuU,®- offa, imitando eccellentemente lanatma;&perefferdu rabdipìucbe lephture ,pare che fio>disfaccineancorapiu aquellaeffettQr perche %o fattccioedifiruarlamemoriadelle cefi paffate per mezploro Vitro chefion-di maggior fatica,che le pitture digri lungain effetto co Statuari). fciute.I Statuarif [ragli altri fono ipiu degni fruitori chefiano; & fono an tichifiini,come lo dimostrò- lafatua d'Hercole [aerata da Euandro, & po- fiagiànel Foro Boario in Roma ;®~quel-Hiano Bifronte dicalo da Vtitna "Pompilio con le dita(come dice Tlinìo)tatmete figurate, che cola nota di 3 55 'giorni dell'anno fi dimoflraua Dio del tempo,& dell'Euo.Hor di que– ste fi videro iprìmordf,ficondoPlinio nellib.ió.al.cap.+in Grecia,nella Olimpiade 5 o.incirca,durando ancora l'Imperio </c' Mediauanti che Da– rio cominciofe a regnare inVerfìa,perche Dipeno, & Scylo natinell'lfit- la di Creta furono i primi, chefiolpiffero i (ìmulacbn degli Idoli antichi „ *» marmificondo luì,benche l'origine delle fatue s'attribuìfia da Mano «WS*» • bia alla vallone deTela[g:,da Epieadoad Hercole,da Diodoro agli Ethiù phda Lattantio Firmiano a Vrometheo,& daaitripiu ragioneuolmente a gli antìchiffmi Iodolatri,per quefio fi legge nellaficrittura,che Rachele rò le fatue degli Idoli del padre Lala :et a Scio antichiffimo fi legge ef stata eretta una fatua da popoli troppo alla memoria di lui mortale parti– giani,®- deuoti. Cofi di Semiramis Regina d'Egitto fi legge, che fece [c pir e la[ua imagine in una pietra di grandezza di 1 j.ftadij, che fanno p di due migliatila quale uoleua che [beffi uenijferocentob uomini a gufa difiacerdoti con molti doni a farle rìuerenza,&adorarla.Et quefio- ancora fi legge ,chein Egitto fu urihuamorìcchifiimo,cui morì unfigliuolo unico molto diletto, e caro,®- per trouar qualche rimedio al grane dolore ch 't fintino per la perdita pur troppoacerba,fecefare una fatua dell'effigie d quello, & da tal principio fi dice hauere hauuto origine la Scoltura dellf ttatue.
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