GARZONI - La piazza universale - 1589

<*9 ° " P I A Z Z A, no da Caneuari le budella, comefi ufano i rinfrefcamenti della pugna ig ti.vanno.inuolta,come tanti caporali dell eßercitofi boccali fan fermi, co me tati baftioni cotrarijftfàn ritirate deìdetUcomefi cofluma neldaguer- ra;fi damo fi-efebi affalti coi dopo pafii, come fifa ancone'da militia fommai'offerita tutto quello, che nell'arte militare uiene offeriate da tu .ti i tepi.Horquefie fonie lodi, & ì pregi di queftipaladinidalla tauola ro- Jpnda^e ,7 ^ Carlo,neil 0$ Arturohebbero paladinidìqueftaforte, conciofia che nel menar de'denti non fi tròni chi poffàfarli al paro, anzi l balenerei mar maggiore,ifi glungorài ài Scilla,et C ariddifd golfo di Le fanto,&>JiSicilia,!, terribili gorghidi tutto l'Oceano,non hanno vna mi' nimafimpatbìa coi uentracci di cofìoraBefiie >Hiene, Serpenti, Arpie, che in tutte le cofe fanno i Trotomaflri dogai fetenza . Queßifono i T lande fguatari, a quali, danlacuradilauar le pignatte, le-fiudelle ,& l altremafaritiedicafifiando effi a -vedere ; finoi Raisde feruitori quali uoglion comandare , con tutto che non filano prefi apatia lor fono gli Eunuchi della porta del Signore , dentro alla quale non fi pu entrare fenza farli motto, & reuerenza infieme ', fonoi Eafàdella Ro mania, & anco della Ribolla, che fenza toro auttorità non fi pur purv tantino ajfaggìare ;fiono i. Giannizzeri della guardia, perche le diffe 1 giardini, te caneue, le fattorìe, & ogni cofia fia fitto la torchiane iVifir del tutto, perche le porte, i portoni,i cadenazji, le ferratur felino . f on riu 'fl e da effi ogni fera ,per ardine del Meffere.fono infomma tanti Iacobin o glierbeinettenerfi,® riputar fi /opraglialtri, a quali il Dottor Felino, iiS Gio r nella Rubrica deOffino , & Porelhr e liid -a s dogati , &lacobìnoda San Giorgio nel principio delDigefio,han multìplicatìì favorì addoffo, efi. E LHISCO fatandoli con l e lorparolefiopra.il torrazzo di Cremona\aggiongen.defia Coo. quefio,chealtrì,per fargli uno Encomio riuelato;han detto, che Corehe & Aleflìo. leo,chenecertami Olympicißil primo che riparta cofona,fu cuocp . Che. C admofi nominato, che fu. ano dìDionifìo > fecondo. Eumero Coo y fu numero de Cuochi ancora luì. CheAleffio Toeta, ejfaltando coteflapro- feffione, dice, chenonèprofeffionealtramente daperfone volgari : Fero gli Illufiriffimipanigoni di Cucagnafe ne vanno fuperbi, & altieri, per– che fin capi deUedìff enfi, padroni delle cantine , fopraftantì delle cuci' rieleggenti defalamUagozinì del perficiuto,capitani dellagraßa, e i ma- firigiufiitieri delle polpetta quali fideue pernecejfitàognirifpetto,& honore,perche al tramete la mine fra farà dafilofifo, ilpotac ch'io da A b attilla, lapiatanzadafiazzac amino, la torta da Hor totano, i pieni d Herbolario, & ogni cofaaìlarouerfciaaffàtto .. Cauìfi, adunque ognuno la beretta al cuoco,perche fuamaefià fia l'altre cofe ha gran commercio co l'Imperatore Solimano,eper tanta ßrettezza>&fratellanza, è necefiario farle carezze,acciò non mefihi tal uolta i boßoli con lepignate. Anno -

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=