GARZONI - La piazza universale - 1589

5 4 TP l A 2 Z «A re. Kedtaiufebio Cefarienfenellibro depreparationeEuUngvlhalelodz, Eusebi o immenfe,cheda*4poU'mefur date a Licurgo fommo ueneratore de Cefariéf e j ^Ke ' wr j / . Cbare foni magno qui tempia ad noflra Lycurge; Venifii cbare,& cunttis dilecleq } T)iuis. Te ne hominem appellem ne <Deumi[ed quandoJaerar'um fora tibi tanta eSi documenta exquìrere legum. Te potiusnatum edefii ex Stirpe putarim. Didimo , HO letto, che "Didimo ne libri della narationeTindarha attribuire a liffeo'Be de'Cretenfi grandiffimarcìigioneuerfo gli Iddij ,per cagione, facrificij, e delle pompe folenniffime a loro h unore inflituite da tur. E Plutarco . t a r c o r a c c o n t a } Q heSiltaaltempodeUeguerreportauain fenovna imag nett^ipollo, laquale ne'pericoliiminenti fouente bafeiaua, e cornea adiutrice deuotamehte l'inuocauaJDi Lucio albino, chefucanfide,fi Tir 0 Li— ge'mTito Liuio,checommando atlamoglie, & a figliuoliuna uolta-che iùo.. dajferoapiedi, fot perpigliarficoincaroxzale verghe VeSiali'mfiem con lecofefiacre. Quando il Diurno Uriofto parla del magnanimo C lo fmperatore,gli attribuire fopra tutto fmgolar religione in quella fia che dice. Et eglitta "Baronie Talàdini, Trincipì,& oratori al maggior tempio. Con molta religione a quei diurni ^4ttiìnteruenne,ene die agli altri effempio. Conte man ghmte,e gli occhiai cielfupini. Diffe,Signor, bench'io fia iniquo,& empio. Non uoglia tua bontà per mio fallire, Che'l tuo popolfedelbabbia aperire. Giulian o jjjj signorGìulianqofeliniToetamolt o eccellente de'Jeiànofira,afirme Cofchm . m a m e n t e ydigloja nel petto delRe Filippo in quèverfi, Hor perche i bon foSlengaà rei confumi. Sia la fua man tremenda,e non aitar a, Vna legge fi fini, un Dio s'adori. Col mal Indico i monti ,i campi fi fiumi. Deìalma Hefperiafua gli aprona gara. . Delevifcerelorgli ampi the fori. Vceti o è m e n o debita a un Signor e l'bonesìà né'coHumi, effendo ella u Aleifan- - r o decoro,& un'ornamento fingolare d 'un petto Signorile .Ter qu drò cont i getto nel fecondo libro de re militari loda la continenza isAlefianàr pente . apprefentatagli una utrginc bella, effieciofii da douero,maritata M-ff" 0 ' V er f ona nobile non folamente non uolfe lafciuamente guardar Scipion e P r t ì s n t l bonoratiffimi intanala rimandòal marito. Si legge in Va cantinat e Maximo nel fecondo libro della difciplina militare, che Scipione Jfa cacao

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