GARZONI - La piazza universale - 1589
? 24 " P I A Z Z A Tullio, ch'egli havena, e vn Quintiliano, con Saluflio, e vn Demoste– ne Greco, & col formaggio , & ouagli condiffe elegantemente in vn* "Pentola, e poi la pofe in tamia ; e trovando ciafcuno degli amici fifatto intrico dentro, mentre il Pedante alzò la voce per brauare, chiamando– lafordida, efija arditiffmamente rififiofe, che fiordidez^a ci e dentro i an– zitutto l'eleganza del mondo fi troua in questa minefira, chevoiordi- nata m hauete. Ter la qual cofia rifero eflremamentegli amici, ® dopo il fine del conuito, lodarono fra loro l'inuentione della ferva, c'baueva con beiliffima, ® ingeniofiffima trouata illufo lagloriofa Rh ettorica delpadro ne.Mafe à Maefiri dafienaia tante qualità honorate convengono, e tante, vitiofe difconvengono loro, liste fio, ® molto più fi dee dir di coloro, che nepvblicifiudij leggono a fiolari prouetti, effendo lor neceffario tenere altra rtpvtatìone,cbe i pedagogi, e fecondo l altezza del grado, bavere i meriti da douero honorati,®fiublimi ; come effergrauine'ragionamentiy circonfpettineUeloroattioni,trattabilicoifcolarhpiaceuolinellerifiofley accorti neUefottiglìez^e, defiri nelpratticar coifludenti ,faticofinell'in- fiegnare,diligenti nel leggerefapienti nel difcorrere, eloquenti nel parla- re,ga.bati nel geflire,humam nel converfare,modefii nel difiutare,e cer– car, con tvtti i mez^i dacquifiarla benevolenza,® amore di tutto lofiu- dio.M a,perche tali fono i Medichi Leggìfii,ì Theologi, i Mathematica® altri profiejfori ne/ludi,®'di loro tratto le conditioni particolari, bafiami S .Bcrnar - d'baver cofi ingenerale toccato le cofe, che fi convengono 'aWufficio lord do. notando folamente, che i Dottori difludio auuertifcano bene a quella fin- tenza di San Bernardo.Sum quidà.qui fc ire uolunt .ùt fciant , & curioll- , tas ilt .bun t quida m qu i fcir e uolun!>utfciantur, & nan i tas «ft.Sun t qui– dam qu i fcire uolunr,u c lucrentur, & cupidira s eft.Sun t quida m qu i fci – re uolumm r a'dificenr, & charita s eù.perche questo quarto modoèquel- lo,cbe ai Dottori difludio folamente fi conviene . Et, benché fiano libri, * c <k o dottrine d'I Ingerii») Tapa . Turba t acum e cu aribu s libri s omnimodi s aeftiraa r prohibendo s , in quibu s fa qu manìfifiare in efife. Hanno dunque da infegnareper edìfteatione, & vo– lita defcolar'he nonper pompa,come molti fanno, recitando opinioni in finite di quefii,® di quell'altro , con argomenti innumerabili ,fenzari- foluer e infine la verità ; non far fui pertinace in difender piuvn'Aut- tore, ò vnafetta, cbevnaltra,non dar mazzate irragioneuoli ai concor– renti loro , non arguir temerariamente i Dottori d'importanza ; non con– tradire difpettofiamente d fimi maestri precedenti i non pigliar le let– ture
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