GARZONI - La piazza universale - 1589

3<5 T> I U Z Z Cornell fèeh'una bell'almi cingtt^ Del fiotenace, eiùdijfolubilnodo. • Ne da gli antichipar che fi dipinga La Santa Fé fedita in altro modo , £be d'unvel bianco, che li copre tuttau-, Ch'un folpunto y w filneoUpuo far brutta-*. Tronfi può dire /piato necejfariaméte fi ricerchi in im Signor la magnani-, Gneopo - mitànegesìi,laqualeaggvandifce talmete laperfona fita f he vetta perpe^. P n a ° i O S " tuam f n f e x c Ì ebre >& illustre appreffo al mondo. Sempre fi dirà della Plinio? 0 ÉPÙto*** d i Q neo "PopiUo commendata da Plinio, ilquale mandato da R« manilegato ad Mioco^mentreU Retiutairrefiluto differì Fabi o con vna verga tirò vn circolo attorno, elo sformò a rifondere atlanti che Minimo partir poteffe fuori di quel cerchio. Sempre farà nominata la magnani magnani - mìtàdi Fabio Mafjimo da Tito Liuio celebrataci quale invìi conflitto con- Tiro l i- t r a 1 C arta l m ff l bauedo perfo il numero de firn cinquecento foldati,e uiò. - ' uutoyna ferita mortale nella uita,convncorfivehemcnte fi fp'wfe cotra-^ Lucr o Po flambale, e per forcali kuò il diadema di capoànnan%jche cadeffe per Lx ihiihi Ai- ferita letale morto in terra. Sempre fi forgerà la voce del magnanim tóiino" fe tt0 d }' LUCl ° "Posiumio albino da Plutarco con fomma lode accittato ( Plutarco . i n m a P u l m elitra. Sanniti effendo cafeatoper morto in terra to moxtalmentejtella figuentenotte ripigliandolo ferito, forfè di terra, e Mafiinifa t on la dtfira mano tìu la ai fangue,er effe vn trofeo defeudi de gli inim contiat e :, cifi, con quejìotitolo. Roman i de Sanibus..loui 3 in cuiuspoteftatefun ^mpTrW t U 0 P ! l x a ' Ctfiktmfan^m fatto inufirameranigliofinente un figna.- re confà - r é * l o d a to Mafiniffa Re de1{umìdi da Tullio, nel libro fDe fimi t e . clutefperche uecchiodinouanfannìandauaa piedi nitài,ne per freddo , ne- Herodia - per pioggia, o tempera puote maieffer indotto a portare il capo fino no hiftor i pcrto^ q% Cjallieno Imperatorefitroua fcritto,che fu dì tata confiamo* Seuer o el>e > vdendo ^ m u a &B* ribellione dell'Egitto dall'Imperio Remano, per imparato , modo giocodiffe . Qsiid * fine Hnoasgipti o elle non po Humus ì H tro – te conili - diano hifìoricolodando diconslaza.Seuero Imperatore, firme, ch'era huo T IR ,- ^j^^^^P ^^^^^Mfit^ & del caldo,; onde talbtta /opra te in compagnia defuoi fildatiil'Beroaldomun fuo Panegirico a lodoui co Sforza dice queslo infialode. Cognku m i n te eft fortifsirae. . Prinr eeps , Hqratktn u ilhid euoigu m elfe -veriffimum. Si fruclitsillabat vt orbis , Impaudium ferient tuini» * Se.voghamo anso riguardar loJferuan%anelle leggi, quei ftgnor me s;A«oflì- fommalodc,&hmore 9 ctemaMttrrà. imàolabilmentele leggi.impa^ na. ° fte , & publkate da luì. E quéìa fu-la caxfa( dice ,Agoflin Santo nel quii to libro della Città di Dio ) dellàprofigrità dfRomani, & che Imperia . lovo>

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