GARZONI - La piazza universale - 1589

Sant o An> toaihö* 728 T .1 yA. Z Z 4 ti non fatino cofaa propofito^n^j tutto U^rmerfcioS quel chbioccal e non è mito al mondo*affoluthne akuna*fcandolo veruno, dotte i fco ri ofiudenti non/immergano dentro. Et:, benché Santo Antonino nella ter-ra parte.della fuaßrnma dia una buona refeniata a tutti loro, Con tut" to ciò non nanalametadiquello*beneftudimoderdoggtdifi fadalo- ro.TerdonatemiSignorifiudenthfe io ti 'affettare atquanto^piuflretta te dgivpponeattorno,perchefion quello chjetrfìtttendode'voflrì capricci* ® delleuofirebixzariepeimctdava'compteheaüonis,effemloßuo-del-- l'Academia de uofiri humori al tempo dicofifirauaganti cernetti, c'bab- bian le fievole mai prauoto^Horsù volete ch'io dica leuofire materico no poßiocontarlefenxamcaricomßroy&feurafariiioltrag ^OiO nòlpofi- s'io federe in cathedra* fare una letturadi tuttek diffolutioni* di tutt le vanità,®-parale che vengono da voi* noi'Mafentocbe il Bidello mi va intimando*be non le tralafiiper nìentetmperoche tutto il Collegio ca pricciofiolbaurà cofi care, comefe a un pervnofaeeffì vedere il demonio in vn ampolla? vedete nonviàolete poi armene mi fate afar litiga quel diavolo 1 di Vafquino*àì Marforio,perche non mi vo romper la teft coinè han fatto loro,®'Dio fa che ui fon feruitore di buona carta,® di b no inckioiìro quantofiapett'defiderare Aonon tocco alcuna cofa quafidi quelle dell'Inferno del Don'hcbefa contra divoi,per che mi parrebbe effe- re vn fcioccopreffo a tanti Cervelli rifiuti, & fantaflici,fe io non dice più mal di voi,cbe voi nonfate male agli altri. Horsù facciamo capoddlla confcienzfyperche quefkequeUacb'ordmailtmto,&chemette in effecu itone tutte l'opere de'fcolori.La confcienzaaduque,fenon e groffa in lor non valniente,peuhenon fi tiene gran conto dì tener laTippa,la lia le figure Aretinefcbejatorta del Mol%a,d Bernìaàl Burchietto,il Fraco idolo de'fudeihbecbe fi facciano täte inhibitionì al cotrario; et beato qu lo(parlo de'uitiofi,®fcorrettmferuado l'bonor de'buonijche defcriue me glio la cofeffionedifier Ciapelletto,il miracolo delle pene dell'Angelo G brieleda burla di Frate Alberto* lafavola della Badeffa dall'horto,quafi che centri vna laude heroieaa far fi coronaintorno dì milleceruelle ti inftpìdi come ifongifì quali fiatino fiffamente ad afcoltare quefie me diffolvtionì de 'capricciofi fludenti moderni , Tronfi parla dìmeffe molte volte,® menodivefpro,® pocodellapredica,effendo riputano' cofa da gdanihuomol'vàirefolamentel\te Mifla ed,&l'vltimo fervore, quan do il Vredicatoreüa per vfcir di pulpito. & quafi per ordinario la cocol è abbonita dàfcolaruimpevoche farmoche labertuccianonpub fckerza- 7are,oue il Leone mette la grifa.Oltra che prefumono fiempre d'eferp bei cervelli affai di loro* tengono icucullatiper cucchi,penfando ch ragrafi non habbiano fiiperiore,®-i criflerimn riceuanparì;ma fi metto– no i fervutali daf e medefimUmpcrQcbeqitefiainfulfiaperfuafiua e sèattu ta

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