GARZONI - La piazza universale - 1589

rVlVE^SALi. 3 7 torofteonfirtfafi]"elungamente,offeruandogliordinidetiaRepuMica, & dellamilitia tanto falnamente.chefu vn miracolo in loro, & vn stupore à Valeri a gli altrivalerio Ma/fimo recita l'ejfempio diTorquato,che hauendo com- Maffimo . mandato,cbenejJuno ufiiffefuor de" peccati centra l'inimico, e pugnando t o c ft cr _ contra ilfuo precetto ilfighuol proprio volle piùpresto che merifj'equan uato r del tunque vincitore,che mai poteffe dirfi,cbefofife permcjjo a' faldati "Berna- le leggi . ni dì/ubidire alle leggi da capitani loro impofte.L'isìeffo e Sauloifè r primo de'Re, ft legge, oue èfritto, che Saul volle occidere lanata fuo fi- {jf^L-: gliuolo perche haucua contrafatto all'editio fuo regio, ben che ignorante- mente,eper caufa di nece(fità,mangkndo vn\poco difimo mele; fe per buo Monfiga «afórteil popolo ifraelhico noni''baueffe dalle mani poterne liberato. Seri Macone ue Monfignor Macone hiiomo eccellente nelle lettere, neltoratione funera le per il Re Frane e/co "Primo, che l'inuitiffimo fuo Re foleua dire, che il j? ett o ^ Magistrato, e'I Re douem commandare a tutto il refio, & le leggi à lui. p, j ce f Quindi è che i Re S par tatti (come nota Mheneo)molto faggiamente fi fot- primo . toponeuano almagiììrato Epboro chiamato ; volendo dimostrare quanto Atheneo conto tenenano deli offeruanzf delie leggi del regno. degna veramente de- Vcg terna veneratÌQne,& bomrc.T^pn è lodata minormente in vn fignor la cu Se ^.°" e ' rade'fiudij.sìmfeMefjo,comene'fudditi fuoì, mcrìteuoled'atttntione, & M.TuUi o ffligen%a t perche'(come dice Fegstio nei primo D e re militar i ^ Nul - Eflèmpio luseft,cu i (apienti a niagisconueniat,<juàm Pr»ncipi,cuiuscfo Ai Saio. •^rinaonimbnsdebetprocIeiTefubicàiSvTcrò piatone chiama)'e- ni< ^;.. e licequeìtaRepuHka,nelta quale ci Fili\jofiregnaffero,oi Regni hitffaffé- • ' • ro .Ét Seneca diffvjtficaio d'efjir d'óro,qimrdo'fifipienn regnano ; pache (come attesta M.Tullio nel primo libro D e dignitat e ) Regal e opu s Polici-a eft la pere, & diiudicarcT^rwò non cbiefe Salomone nel terzo de Re al- t 'ert o tra co/a a lddio,cbe ìafapien%a,pergoucrnare ilpopolo cnmmeffo alla cu Traian o ra,&regimentofuoparticolarcEdelMeffia èferìttoinHieremia.Et re - n o £? u 5 ' gnabl t Rex; & iàpiens erir,o£ facie t iuftitiam,& : iudiciu m in ter Capkoli- ra . Onde fi legge in Tollerate diTraìanoJmperatorc, che faafe al Réde no . Franchi, cheinstitui/feipropri) figliuoli nelleàifcipline, dicendo chevn Gordia - Re illitterato none altro che vn afìno coronato. Giulio Capitolino riferi- n o ^ ecte " fee, che Gordiano Imperatore behbe più cura delle lettere, che di con- gf ' gregar thefori. Onde hebbe nella fua libraria fiffara a due mìllia volumi. Suet'omo . Tarlando Simaco dell'amore che i Principi bàn da portare a' studi), di- Celar e ce quella elegante /enten%a: Et fpecie m ho cflorentis Reipub . inur <ìf vt difciplinoru m profefforibu s fratrii a opulent a pendati - v e r f o . l ! e tur . Per questa caufa Giulio(e/are appreffo a Suetonio è commenda• Ti r p 0 ' to, per bauer dato la cittadinanza tutti j.prcfeffòri dell'arti liberali, no . acciòpiù volontieri habitafferonella (fitta diRoma. llTontanonelli- Antoni n èro,cbefa della liberalità,fcriue, che ssfntonin pio non filamenti donò p i o m u n i fakrij,emeueéjiB&hoti,eFUofifi;m fletter e C } ma

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