GARZONI - La piazza universale - 1589

7 4 4 " P t -U Z Z U rotto più & più centinaia d'anni auanti che nafiefe. S. Paulo :&'que Mar fi fecondoPlinio , bebber t'origine loro da Marfio figliuolo d \Circe onde fi prefiume che cofiorobaueffero tal virtù naturate contra i ferpen ti; ouero cbé gli fu infegnata da Medea, la quale babitò già in quelle par– ti. Nondimeno per quanto fi legge in galena nel libro dellatheriacaà Pifioneft Mar fi che al fuo tempo fi ritromuano, erano tutti ingannato ne haueuano alcuna facoltà naturale contrai!'veleno de ferpenti, ma con certalor fraudekgannauano dinafcofoglibuomini ; imperoche,pren– dendo le vipere al tempo dell'inuerno , nel qual tempo non mordono co fani eslate,® facendole fieffo mordere in vnpez&o di carne, tor caua- uanoyccsl facendo, fuor di boccali veneno,® cofi fi faceuanopofiamer. der da quelle già fatte domefiicbe,fen%anocumento alcuno, laqual /ro– de è pofiiayimafi in quelli ciurmadori del nostro tempo. Auuertifi e di più Galeno, che, quando quefii Ceretanivannoà prender le bifide, ò fir- pi, s'ungono bene avanti te mani con certo lorovnguento appropriato tale effetto, compofio con ogìio di feme dirapbano faluatico y fucchio d dragontea, cer nello di lepre, fucchio diradici damphoddli, foglie di fa- uina,bacche di genepro ® altre loro mifiuraggini,per eie che affermano- ebe, effendovnti di colal rimedio , non poffono i ferpenti in alcun m do mordergli, prtr.dongli adunque per lapin parte in quello modo, prefi che gli hanno, gli Sputano da digiuno fopra la testa : il che non p gli amìlifce, per effer la Jaliua dellhuomo naturalmente co ntraria allt -t natura veleno/a loro. Ottrachefempre fon preparati innanzi aimorfi di tali firpenti con la theriaca,. ò Mitridato, o altri ualorofi antidet i, per ingannarla fcioccaplebetroppo credula neramente delie menzogne^, che tutta uia pubicamente ffiargono cotesti truffatori . Et il Mattinoti nel predetto luogo pone l'effempio di duedi questi ciurmatori, che , l 'infama concorrenza loro,fifiirebbono vecifida lor medefimi fiulapia^ ZadiVerugia, feilCarauita'Bolognefie fuo Precetterei Chirugia, non gli huueffe con loglio di feorpioni liberati. E ben vero ( dice egli)che quelli lor p allotta di terra portata dall'I fiola di Malta, moflra d'hauer cs non poca proprietà contrai ueleno delle fierpi, come hà quella, che p portar fi dallffbla di Lenno chiama terra Lennia, ouero (tgdlata, m a f<g gionge che doue fa morfo alcuno da quale he affido fordo ,.ò da qualche pera,poco, ò nulla ni uale. T^el fine p ci del quadragefimo capitolo edi Mattinoli non hauer ardimento di negare-, che non fi ritrouino al– cuni, che per una certa uirtu dclcielo acquifiata per alcuno influffo del– le stelle fìffe nell'hora della lor gener adone, hahbiano propria uirtù di no poter effer merfida ferpenti, anzi dice d hauer cono fiuto alcuni fim ci uìllaniyi quali finza alctm'arte, per certo infinto di natura, pigliano leuivere, & gli affidi uiui, & fe gli portato longamentein finoffenza-* effer

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