GARZONI - La piazza universale - 1589
74 * P I A Z Z A vnabaiellaa.Ua più stretta a due Cravre per carta. Ma Sette cerue fra questo mezzfi prende occafione difar circolo* con la cappa d terra,con la cagnaia appreffo, con la bacchetta in mano, la fa cantar e,vt re ,mì,fa ,fol, la ;le fa far tombole per galantaria, la fa abbaare cantra i pia malvefùtolafalatrare al nome del gran turco,la fafaltare ptramor della fua diua, e in vltimola fa cercar con la beretta la buona mano da tutta quella bella compagnia. S'industria a concorrenza il Tarmeggiano di far falir la capra (opra la feria ,di far lambire il falò poflo in cima de bacalo, di farla caminare fopra due piedi, di farla armeggiare con la pic– ca in ffalìa, e l'adora in ginocchioni gridando drudana drudana, e col tra ttalo d'yna capra fa rettore pecore,®- caproni tutti quelli ch'interuengo- no al cìrcolo della fua andienza. T^e refla per questo larrif butte Turc di tirarle corde al campanile di S. Mar co, oue tenta il pinnacolo aitiamo per artifìcio dì contrapefi,epoi fi fabatter foprail pettodvn martello, come fopra vna duraincude,& finalmente, cauandovn groffopalo fiffo interra conia forza delle Jpalle, guadagna déboniffimi fidi da portare alla Mecca. E il giudeo fattocbrittianogrida fra tantó,e deplorai'audien %a ad alto voce borbottando alle gai allegai ,badanai badanai, finche circolo è vnito, e poi fa la predica della fina conuerfione, nella qual fi c chiude che in luogo cfetfer diuentato cbrittiano, è fatto euidentement finiffimo cer etano, Hor da ogni parte fi vede lapiaZ^a piena di quefli malori. Chi vende poluere da fgroffar le ventofità di dietro ; chi vna rt cettadafar anixrei fagiuolitutti fuor della pignatta alla muffirà; chi vende allume di feccia per fiopini perpetui, chi l'oglio de filofifi, la quin– ta effentiada far fi ricchi, chi aglio ai taffo bar baffo per le freddure, pomata di fitto di cattrone per le creppature, chi onguento da rogna p far buona memoria, chi fieno digatta, o di cane per cerotto da creppat re ; chi pafte di calcina da far morire i topi ; chi braghieri di ferro per co loro che fono rotti, chi /pecchida accendere il fuoco polii incontra al letti occhiali fatti per vedere al furo ; chi fa veder mofiri fiuptndi, h orribili oliaffietto,cbi mangiaflopp ometta fuor a vna fiamma ,chi fi per- cotatemanicol graffo dificolato, ihìfiìlauailuolto col piombo liquefatto, chi finge di tagliar il nafo a uno con un cor tetto arteficiofi;chifi caua di ca dieci braccia di cordella, chi fa trouare una carta all'improttifo in tna d'vn'ltro, chifoffia in un bufolo e intinge il vìfio a qualche maficalzone; e glifo mangiare delloflerco in cambio d'un buon boccone. Queste,& inf te altrefonole prone de moderni ceretani le quali, hauende affai comm mente (piegate, farò volontieri paffagi adaltri profefferi. An-
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