GARZONI - La piazza universale - 1589

7 J 4 V I U Z Z A me, & obbrobrio/o appreffo al mondo ,cbe non babbìa trottato la Signor Orfo'ina che ingannata della fuavifla ,-edel menato habito ornato ,gli h tornai accinto 'de (noi cari abbraciamenti, spirandod'amor afa morte nel– lefortunale braccia del "Boia. Eaggionge a fuoi delitti nella confejfone de tormenti, d'ejftr Stato mille volte compagno di notte ai ladri, fatto f fpeme dinoti restar feopcrto mai. non potendo/i creder cofi facilmente,L quelcheimpiccatladri, fa fato fautore, epartecipe de latrocini) tante volte effeqnttifenzapoterfine mai cattare indicio, ne certezza alcuna bora fi vede quanto bafiguazZato il Boia, e quanto ha trionfano ,ponendo nella frotta de'marioli ,peteffer egli padrone de lacci, fìgnore della for e Re de capestri. Vantali il cornuto carnefice d'ejfer per altri rispetti de gno di pregio ,&honore, fiipercheneUamminìérar lagiusìitia pubìica* ferue per gentilezza a Vrencipi, & a Signori, fi perche paffan per le fi «OV m ini infinite perfont illuilri ,e nobili fopra .le quali hauendo libero dominio 'gli par di mature altro nome y che quella di Carnefice, odi Boia. E, quan– tunque talhora habbiala feopa in mano oiv'imini in cambio diverga , berlkainvece di corona, banonémeno qualche uolta ancora un tribunal tanto eleuato, che da prefifo, e da lontano ciafeun lo giudica un Re Sul chefeda nelfunefio leggìo tutto acerbo* sfauentofio Ne i minimi ejfempi ladroncellifruttati,o di ftriepofte in berlina* di Cinedi periotati,diminui" fono un tantino la dignità boiefea ,.efendo cheilCarneficeponeìlgicgo al– le più braue barbe, che vadano attorno, e pone il piede fopra il colto che non fi tiene damato che un Re,eunlmperatore.Gode l'empio Lanista,, e quafi-come d'un trionfo s'allegra, quando fui carro lugubre conduce i captiui,daìmmenfa turba di-sbirri attorniati, e quiuiìhtan agita quelli, fio- pa quell'altro*uno taglia la mano micidiale-, aun altro dadel uindeci col- Vello nel cuore, imbrattando il caro difangue, elordandole strade d cernetti de' mi feri no centi. Qui viene accompagnato dallsgrida del p io,da(Irididi gli- mfilm giù fihìati,dalStrepito, chefannoizaffi,dall'in' giurie ,<&>•mllànie de putti, repprefentanda unpionfo de'pìtt uergognefi & infami c'habbia il mondo. Efe né-nm stime pauen fuptrbo alla ud de Ila piazza-, ouegirala coda intórno della fua infame gloria,. facendofi fiir largo da tutta la brigata-, e tenendo luifio il poffeffo franco del lu all 'horribilegtufiitia del mondo deputateceli fi rallegramene diucdtr ffm uita padron delle mebr adi tantiafflìttì* tributati e d 'hauer tanti fina toriafuo commando,cbe aun minimo c -èno fuo htbifiono, come fefiofife tamente unT>rencipe,& un Sìgnare,petcbe oltralasbirtaria,ih'èminiflrai dì fuafignorià efifecr abile, mudi cordati, chegli danno le fumi,&Hrifo Zìno,i lignaìuoli,cheglipiantanla forca* gli accommodan la baltrefiafifit- bri,ftrr-ari,cheglifanno ìceppi, gliarruotatcri, cbegliarr notano i cort&b Bit i rafpi,. i contadini ^che gli impuziano il car. ro,, e buoi .,e \mafibtraiN^

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