GARZONI - La piazza universale - 1589
75 <S T I A Z 2 A tauio. Fitte adunque il Carnefice hencrato à'epitheti befliali: e fra gli al [noi pregi a guifi di tpofi portai guanti inmano facendo lamor con qu l'anime ladre,& affajfine,che uiuono dilatrocinij, e furbarìe alla foresta e porta la bacchetta ancora per piaZ£a,con la qttal fignifica defferpadron della fruSla,auìfando i furbi, e marioli, che da lui, come dal fuoco debb no guardarfi .Ma [opra tutta è commendato affai, quando fa bene i po all'impiccato; >o che tagliala teStanetta all'homicidaj o che lesto , un'DJnofialtaben fu le [palle a colui che appe[o,come fa mafiro lof da r R$uenna.1\el resto egli communemehte è un [urfmte,e vnficiagur e fi come vituperofimente viue,cofi ordinariamen te fu una forca more;e come al Spettacolo de gli atiri fa correr la plebe, cófi alfpettacol prop fa correr tutto Mmondo, defiderdndo ogn'imo acidamente diueder per le mani del "Boia effer fruito. Hor facciamo paffaggioad altri pi nilì mestieri. •• AnnotationeTopr a il cvj. Difc . Parmi degn o di memori a que l bel cafo,ch e quattr o ann i fon o fucceiT e nell a cit tà di Bologn a a uno mio grandiffim o amico , f erfon a verament e graue , & pien a di rifpetto, a cui uenn e un giorn o dinanz i uno ueftit o afsa i cómodamente , accó pagnat o da un feruitorejlqual e có cortefi,&aecócie parol e portogl i a donar e un paro di cappon i graff i quant o dir fi pofsa.quantunqu e I-un o nó hauefs e altra c gnition e dell'altro , eccett o che il donator e fapeu a quell o mi o amic o p.ofiède grad i amicitie, & principal i in Bologna.ou e riuolgendof i egl i nell a mente , ch e coflu i col fuo don o afpirafi e di uole r qualch e feruitic, & fauo r da lui,aImen o col tépojlifccedagentilhuomohonoratoamoreuolijferte d i quant o egliValeua . Hora fentend o l'htiom o la galantari a del gentilhuorno,riputò non efìer più rem po d iftare afcofo, & fenz a un roflor e alcun o inflantement e lo pregò di quelìo fa uore,che,efsédo ai giorn i pafsat i ideat o l'uffici o del Boia in quell a città,fua Sie. com e amoreuole, & benigna, & com e quella^ch e pote a difporr e in quell a città d tati amici , lo fauorifl e a quell a dignità,che egl i & il fuo garzon e l i rimarebbo - no feruitor i deuot i per ogn i tépo.Della qua l cofa part e fi rife tant o il gentilhu o mo,ch e fu perl a fouerchi a rifa p morire; e part e nel fine fi turbò in modo , che , fe nó era il rifpett o dell a giuftitia. f u per fargl i appéder tutt a due có quegl i cap - pon i a pied i da'fuoiferuitori.acciò fonerò unefsépio ai temerari ) di non cerca r fauor i di tal fort e da perfon e principali, & di rifpetto , com'er a egli . DE GL I ARCHITETTI I N VN1VERSALE, OVERO Maeftrid'Edificij, e Fortificator i diFortezze,eMaeftr i d i machine , & Mecanic i in commun e ouer o In- gegnieri . Difc . cvij . I primo che firiffe mai d'Architettura deriuata per par ir diDiodoronelfistodellaT>ea Tallade,ma,per teslimordo di Giofejfo, da Cain fgliuol d'Adamo ; ouero da lubaì fi– gliuolo di Lamech, fi tìcn communemente effer Stato tAg torco Aiheniefi, acuì feguì-Democrito, & esfaaffagord, &ap- Diodoro . Giofeffo .
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