GARZONI - La piazza universale - 1589
7 5 8 T I A Z I A parte uiene anneffa ali tsiìlr elogia; & di queslatratta Vìtruuio mi non» libro. In fomma lepartrdeit'architettura fi fanno fiei ,lordinatione, la di- Jpofitione,l'Eurithmia,lafmmetria, il decoro , &la dislributione . L'or- dinatione non è altro che una Jemmaria comprenfiane di quelle cefi che^j s 'hanno da {are. Ladine fitione è una dittintione acconcia nelle parti del cofie che a far fi banno,&è una figura & idea dell'opra. Et quefia è di tre forte:l'unafidiceIcnographìa, ch'èunkggicr fihizzp dellacofeti l'altra ortogr opina, eli è una imagine diritta della fronte, & dell'opera, cioè un modello imperfetto; la terza fcenograpbia, ch'è il compito modello di tut– ti i fianchi, <&•parti dell'opratile uolte di legno, alle uolte in pittura. l'Eu ritbmiaè lagratta&garbatura dell'opra. La fimmeiriaè laconuevien- Za,&proporrione delle parti fra alloro, il decoro è uno affetto emendato dell'op ra. la dislributione è ma conueniente disfenfaùone intorno all'o– pera,^- alla pojfbilità di colui cb'edifica,però che inalt.ro modo fi fan gli edifictj vrbani, m altro modo i rurali, in un modo le cofe depoueri, in un' tro i palagi de'rìcchì; in un modo le muramaeflre, in vn altro quelle di me% ZPpiu deboli,e in un modo s 'edificadpaviete reticnlato, in un'altro l'imbri- calo, h un'altro il testaceo, in un'altro il eratitie, in un'altro U formatto, in un'altro llfodomo, in vn'altro lo T(eudifodomo,de'quali tratta Vitruuio, nel fecondo libro dell architettura, al capitolo ottano. Ter quefia file- > da da Virgilio il magnifico tempio di Giunone con gli {colini di bronZp ,f<& to dalUmagnanima Bidone in queiuerfi.. Aerea cuìgradibm fugebantlimìna,nezf Què &re trabes-, foribm cardo ilridehat abenvs. Ter questa fi loda il Theaire di Marco Emilio Scauro d'altezza ditrecen^ to fijfanto celonneHi-euì unaparte della {cena era di marmo, quella di mezzodì vetro-, le colonne da baffo erano di quarantaotto piedi, & fra colonne erano fiegni di r-ame trecento in numero: & la fina caua{ com Tlinio nel libro•trigefìmo feslo ) capiua fiettanta mila perfine, Cofil'O'- belifcodìquaranta cubiti che fece ^mlfeRedEgitto-.quelche fece Num cureo figliuolo di Sefiflredi cito :&quei the fece il ReShefirieo di cinto uinticinque pkdii Ter quefia fi contenda il laberinto di Vedalo fatto ìn Cre ta:quell'altro fattein Egitto: vn'altro ìn Italia fallo dalRe Torfina, eil quarto fatto in Benno molto meramglìofo, di cui furono gli architetti Imi lo/B^olo^ Tbeodoro.Ter quella s 'efioglieil Circo dì Cefire di lunghezze- tresladij; & dilarghezza uno: l'^mpbiteatro di Topeo [che capiua qu ranta mila huominide muraglie diTroia-, (he circondaron quaranta mila paffi:Hponte fatto doTr ai ano {opra ii c lì)anubic-,& quelchefece Cifire^ {oprali TifenOy cefi miracclofi-jl Coloffo Tardino fatto da Lifippe: & quel del fole fattoio Rhodida CbarctteLindiomolto più fuperbo,il fimulairo éGìoMS- Olìmpio fatto da Eidia ; imitri. dijBxibiìoiiia formati col bitume
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