GARZONI - La piazza universale - 1589
tre» coli o e» ' ? H I ? £ ItS 'Ji LE. y6z Riccardo, "Battolino con nuono, ma conueniente epithetto chiama Timi Riecard© ftaga -jzr la qual Incoiò "Bcraldo vuol che fta detta à "Bombo, &Ardeo, Bareo & Carafula "Buffonediffe ch'eracofichìamata,perche ribomba, arde,® dà.iprimiebe l'tifarono ( fecondo che dicono il Biondo , & Raffaele Vol– terrano') furonoi Signori Venetìanicantra Cenoefi, nell'anno di ChriSlo 1 i S o. ancor che qvejìa inuetionepaia più vecchia, cociofia che nella Cro– nica di D. Alfonfo vndecim&Re diCastigilia, che conquistò Algazarà,fì fcriue,che T effendoalfaffediodieffa,neU'anno 1 545. tiravano i Mori offe- diati certi trnoni con botte di ferro, che fu quarantanni prima di quello che dice il Bionda, & ancoradimoltotempoprma nella Cronica del Re . Tf. Alfonfo, che conquido Toledo,ferine Don Tktro vefeouo di Lione,che y e f C O U v in una battagliati mare,cbe fu frail Re diTun'(gi,& il Redi Siviglia Mo- di Lion ri,a cui fauoriua il Re Alfonfo, le navi del '1$$ di Tunigi, tiranan certe boi te di ferro, che da bombarde, 0 anelarle proceder doueuano, benché non fofferonellaperfettionedihora t &'quesJoèpiudi quattrocento anni fin– ta folto alcuno . Ci fono anco moli'altre machine finta quelle daguer- ra,delle qualitratta Vitrunio, come rote,bar pioni, folli, fighe, forfki,& fi miti, chepertengono amecbanici,delle qualibafla il cenno filo, toccando ntor maestri a porle in proffettiua più co-l'atto-, che con lapenna, la qual può malamente dar-adintendere cofi tali. "'Delle Mechaniche. vogliono afi cuni,chene Sofie inventore Dedalo AtheniefiJLqual,fecondo Tlinio, tro– vò il primo la figa s l'afeia,il piombino da torre le dìriture, la trincila, l'al– bero; l'antennoyla uela,&altri ordini. ISfacquer dipoiEudoffo, & Archi ta Tarentino,ambidue nolenti ingegnieri: & di Archita fi legge, che taf uorò di legno una colomba con tanta maeftria temperata, & gonfiata^, che da fe nolana per Caria, come fé foffe una. colomba tùua,& uera.a que- fli fieguì 'Aristotile, il quale certe poche,. ma belìijjìme questioni Mecha- nichelaficiò fcritte.E dietroaluivenneDemetrioRe,nominato il distrug– gitore delle città,perchefabricaua machine, tali, che con effe di fipra ni xheonei montava, &fene facce-uapadrem aun tratto .'Dietro a quefìi fucceffe- Carpo d* roEiiclide.TheoneyArifiarcofDiophantofrheodofiOyCarpo d Antiochia, Antio-- Tolomso,Apollonio Sereno,Vitruuio, Iterane ,.Ctefibia, Tappo,& fio- c h i aDi o- pra tutti Archimede Syracufhno• digniffìmo firittore, & auttore delle Theodò— Mechaniche: & ch'idi lui vuol fintir marauiglie, legga Tlutarco nella £ 0 . Vita di Mircello-, e Tito Limo nel quarto,. & quinto libro della quarta Apollo- Deca doue fi trovare, che Archimede filo difefi per grandiffìmo tempo nl ° S e r e - Siracufi dettarmi Romane con le fine inuentioni r érch'ei filo trono la SjeVon e via di tirar per terranno nane,. che con mille inftromenti non s'erapotu- etefibio* . ta tirare all'acqua. SgUneliaffedio di S'ir agufa gettano dalle mura-graffi Confòrtiffime cathene y &-contrapefi debiti, coi quali iiraua in alto una Splea^r focena cadere, ,&perire tutta lagente nelmar-e 7 , Iaf dandole c a*
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