GARZONI - La piazza universale - 1589

vbefocena pia graffo latino:onde ilprimo, voltandefì alla luna, che luce- ita, diffe.OLuna Luna quantum disiai ab ego. l'altro, al Sole voltandofì, •diffe. 0 Solo Sol quantum ego disiar abs tu. e'iterxp, mentre vno guarda ua la tuna,«l'altro il Sole,prefe la gallina per fe,dicendo, H<sc fola pro la– tinorum meorum fufficiat. 1>i Notippo Tragico buomo golofiffimo dìffc-f Hermlppo vnbelliffimo motto, che, fe tutti gli buominì da guerra foffer fiati pronti amenar le mani, come ^otippo le gànaffe, farla baflato,cbe tutti foffer rettati a cafa.e clye lui fola andaffe, pche in. un giorno folo bau ria inghiottito tutto il Teloponneffo. E Theocrito Ch'io motteggiòbeniffi- mo un certo'Dioclehuomo vor aciffmo,per che, hauendo egli confumato Theocr vn podere per cauarfigli appetiti della gola,vn dì, che fràl'al tre cofe deuo *» C ranavnpefcecaldocaldo,dicendoeglidbauerconfumato finalcielo,refia ( diffe quell'altro ) che tu beua anco limare, perche attbora haüfai confu– mato tre cofegrandiffime la terra, 'limare, et cielo. Quando Epicarmo, nel fuo "Bufiride, parla della ingordigia, & fiamma uoracità di Her cole la de- E P ' c a r - y "crin e coi feguentiverfi. lllum fiedentemuìderiseffe mortuum. Intws fonaiguttur, fonatmaxiäeque ' Simulque dentes, deus canimus inttrepit. Exibilantnares, &ipfam aurem mouét. Elione fuo Omphale, lo motteggia copertamente di gran gola dicendo, che tanto gli piacevano i carboni quanto la carne, perche nel pigliar delle Ione, brtifinole, douea tirarfi dietro anco i carboni, come fece quel buon fabbro da Conigliano ai Crocìccbieri,pOrtando nellafiaccai carboni, e la falficcia c'bauea rubbato di cucina, fino alla porta. Toffidìppo, nè'finoi Epigrammi, JPoflidip - celebracol feguente. Epitaffio lagoladi Thiromaco. * 30 ' Thiromachumveluti Corniceràmulta vorantem T^oBurnam tumuli fio fifaprofunda tenet. E Trafimacha Macedone illufira Timacreonte Rhodio col feguente. Trafirn a Tlnrima edens, per multa bibens, mala plurima dicens cho . Ipfe viris iacea hic Tintocreon Rbodius. Mille altri aultori vnìtamente condonano qucflagolofa turba de crapuloni, comeTòfiiionìonegli Epigramitaffa di uoracità Theagine Athletaptr Poffiao . che mangiò un bus àafe folo, e Theodora Hierap olite bìafìma la gran gola n '°- di Màlon Crotoniate, che deuorò vn Toro da fi medefimo; onde Borieo Toe t o C o d o ta fcriffe quei uerfi contra di lui, che cominciano. Borico . Talis erat Milo, qui Inter certamina Olympi Qnadrìmitm è terra fu Hulit ante bonem. <s^fmarantho jlieffandrina nota la crapula ettrema d'Herodoto Megären fe, cbe,ben che foffe grande,mangiauaih un patto tre moggia dipane, vin tilibredicarne, duemafiellidivino, &gonfiauadue trombein Un fiato ^ r o folo. Tofjidippo, ne'fuoi Epigrammi, magnifica l'ingordigia d'tsflgdi t ho Ccs donna imaran .

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