GARZONI - La piazza universale - 1589

V 2\ £ I F R %J J~L1« 4 3 te cbeEglon Re di Moab fu vcàfi guittamente da ^£oi lfraéita, ejfendo tiranno del popolo dlfraele :onde^od èchiamato nel libro de' Giudici al terzp,Inclito.,e Saluatorc.fofi ioiadctficerdotenelquarto de'Re,giufiamen te (fogliò dalrcgno,&detta vita t empia ultbaiia, la qval tirannicamente Sbanca vfurpate l'impero,cbe Icgiimamente douea toccare a loasfigliuo– lo d0ch@7ja.ffon quettaghiilitia nell'antiche hisloriefi leggono quafì tut ti i tiranni effer siati da popoli loro, o da.perfineparticolari uccifi. Ti- Jj 0 ^ 6 ? moleone (or'mtbio ( narra il Teslqre) non potendo con l'efficacia de'fuoi o freghi indurre ii fratello a ìfcglìarfi detta tirannide, da fi (ìeffo s'offerfe adiutore a color o,che cercattano di darli rncrte,e in compagnia di loro l'uc- tifi.Har?nodio,& tArittogitone(narra Mheneo) fi celebrarono à tempi de'Greà, quando vccifiro intrepidamente Tifittrato tiranno in^ithene, p i f i / | r onde gli fumo dal Senato conficrate le slatue di hronzo.Gloricfi furono le Tiran infidie,cbe te fero Cbaritone,e Menalippo,gioueni belliffimi,a Thalari tìran '«lifo., , no d'^grigento,fi ben furono {coperte dall'itteffo ingranaijfimo danno lo- ro.La onde furono dall'oracolo d'cipolline {fecondo Dionifio ^.theniefi nel j ) j o n - g lefue Elegìe, lodati, dicendo effo quelle parole. Athenie F«lix&Chariton,& Menalippus adett ' . fe. _ 'Dutloresbominumdininumdulcemadamorem. "di diuerfi Filippo "2<e di Macedonia (fi riue Canftio nefuoì commentari]) prendendo T • r r n n • il regno dopo il 1ggTerdicea,ama%pcòghélamente,efaggiamcnte Euphra- Canftio. to dificpelo di viatorie, ilquale baueafuafi la tirannide al fio antecejjo- re. Fecero prudentementeiLampfaceuì (narrano Eurifìlo,eljiceocle Eurinlo. invnfuo libro delle confuetudinì) a dì{cacciare Ettagone Tiranno loro,: Cicéocle. sfogliato giustamente di tutto quello, che nella tirannide rubbato baueua. Timeo Qyxìceno ( racconta Democare oratore) diucntato tiranno aelìa Democa patria flette alquanti aiminett'ingiuttopoffeffo dell'vjurpata(ignoria, (j r re . finalmente fuprefi da fittadinì, & posto aigiudicio, doue di mile que– rele conuintp, nmaft daloro fiornato,e morfi vituper-fimente, come meritaua. In fomma pochi tiranni fin siati, c'baobian goduto lietamen– te elungamente il dominio vfurpato da lare. Dionifiofu {cacciato da Dion eSwacufa.no j loparlo diquel Dionifio,che filenadire, iltimore, la.violen%a, larmate, e gii efferati efferlegami adamantini d un Signo– re, e^fiììage fu Sfogliato del Regno dal nipote (fitto. Hufiri tiranno de gli Egitij da Hercole. Milon tiranno diTifa fu precipitato in rnare,^ «AleffanàroVerea fu uccifi dalla moglie Tebe. T^erone fu indotto a uc– cider fejhffo, effendqfiato giudicato dal Senato per nimico. Caio Calli- gula Jceleratiffimo in ima congiura de fidi rimafi eilinto. Domitiano {ratei di Tiro fu uccifi in camera da'prof ri} anaci, e fitmigliari. ^4nto. nino Commodo feccia del mondo, fèntinadi tuttele brutture fu molto meritamente ttr angolato. Macrinouccifire di Easfimo vfirpator dell'lm ferio {uamazzato daHdiogabalo;&cofi tutti portarono delle lor{cele rate%7g

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