GARZONI - La piazza universale - 1589
7 8 4 9 I \A Z Z Zi Eviuealmondo [enza par e alcuna. Afclep u - ji meieftmo} }an fit tt0 ^fdepiade nella Jua Tragedia, HeracleoteCham Heracle o l e o n t . e n e l f uo Sìmonide, & Tonarle antichiffimo auttorejgli Enigmi àe- tc Cham e quali nonrecito per ejfer ofcuriffimi, come fonoanco quelli di molti leonte . moderni. Magnesio basti. Panarce . g , Annotation e foprai l cix. Diicorfo. Intorn o a gli Enigm i legg i Pietr o Crini torne i libr o 11. de Honeft a Difciplin alcap .7 .&neliib.io.aIcap.8.&cofinCalcagni»o J àca'rte f 4.& x$6. DE' C O R O N I E R I Dite. ex. A P P ì o n e - Ì^^M 'T de ^ coroneco P tnorn inaìe, fecondo Appione, nelTib Sem a D e M della li n g ua ^mana,perchedaichorièranoportateimtica- w" ¥ì mente ne'Theatri, & che prima furon nominate fr Platone , ffftj^gf „ , fecondo Semo < Delio,effervenuto da gli antichi, par lifprimaTlatoncnel fettimolìbro delle leggi, oue dice, chei fanciulli £- gittymparano infime con te prime lettere la dottrina della computano ne facendo per Raffio,® giuoco ma diStrìbutione dì pomi, & di fóronc^ a molti, & apochi, con numeri conueneuoli, per le quali parole tsitb neo nel i 5./%. delle cene de]udì fapienti interpreta, che TÌatone intede f di trouareyn numero,col quale a molti ch'entrino in' ima caja, fi distrib fica vna quotiti di corone egualmente,®fienza disfarne alcuna di effe, nodo alfeffagefmo. Et ecco in che maniera, fn vna coffa fonofeffanta ne,entra vno,® le piglia tutte,entra il fecodo, ® il primo glie ne dà lam tà,cioètrenta;vieneil terzp,& ilprimo,® il fecodo glie ne danno delle lo– ro dieci per vno,che fanno venti, entra il quarto,® i tre primi gliene d cinque per ciafeuno,® restato ad ognuno quindeci;viene il quinto, &ff tutti gliene dono dodici,® dodici ne restano a ciafeuno. finalmente en fitto, ® fra tuttigliene. dànodìecì,® dieci ne restano a ciafeuno : &co viene adegualmete distribuir fi ilnumero delle corone. Fu adunque questo giuoco, per testimonio drTlatone, da'firncintò Egittif, onde fi manic o a ffc mare > c he in quella regione' celebratijfima le corone foff ero primter tnete inyfi. f)uindi ferine Elanico,che in Egittio è vna città fumale ch mata Tìndio, doue fifhceua il cocilio degli iddij dttro a un magnifico pio fondato in effa,® à tepo di certa fettiuità,deponeuano nella parte fu periore alcune corone di fiori di melecotogne,® di tati, per r'mouar la moria,chegli Iddìi filmilighirlode haueuan quiui deposto nel tepo, chei tefero,cheBaby,cioèTifonedoueuaregnare.Etilmedefìmo. Elanico nar– ra, cheAmafiRedellSgitto fu affonto alregno pFoccafìone,d'una coro– na di varie forti di fiori fimboliàcopofla,la qual donò a Tartbamide %e manzi lui,della qual tato fi compiacque, che fu fatto capitano dellcff to fuo,tfrdafoldatipoi,cbe odiattano Tartbamide, fu eletto Re: lequai ven-
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