GARZONI - La piazza universale - 1589

oo6 T 1 A Z Z gnatìtra le mani de' fanciulUychepìgliaffero di effi quelfupplìào,.cbe lor pareffe. &glìprimi inuentoridifar tagliar l'orecchie,, S 'appiccare i la dri furono i GotbìAìqualiancor che in molte cofefofferobarbari,brinimi . c'idei giuflo, & dell bonefo,in quefiopero fr portarono in modo, che tutta ì ^iyi- ^ ? ^ e r ' l t a lietamente gli celebra,® commenda. J^ondimeno Giovann ucs? * Luigi Viuesnel fettimo delfiuonotabil libro delle difcipline afferma, che il co fumé chef tiene bora di appicare i ladri fu inf imito , ® ordinato da Federico Terzo Imperatore.Ft daquefio fi conofcequantofiaejfofoilfur to,& il latrocinio app*effo al mondoM quale è tanto inhabito hoggidì ap- preffo a certiladroniperpe'ui,cheiionofantile forche,, le fcommuniche, legakre,paffaaguifa d'ungioco fiotto banca, da effi non curato, ® dafu- periorigiudici nonfolo comportato, rnafauorito,e difefo afpada tratta ; i qualifonpoco•differentida meri affafiimi; perche fe effi stanno > aliai Bra per rubbare,® affaffinare,e loro fanno ogni bora fu lauedettaper far pre da de beni communi ,efuanano il corno come loro:, acciò tutti corrono bottino, & a torme fallano fuori della maccbiade'lor paefi per afaffinar Ouidi o ^ Ml£ Ì U ' ucomeV 'éenenz ^mìlle,e^ Si le appreffo aOuidìoToeta,cheScyroneafi'affino famofo fu uccifodalkefeo, e precipitato in mare.Che Trocuftenonmen celebre affafpno fu uccifo da Hercole. Che Sciniafiaffino dell'Iflbmo, & Sififo l'isìeffo,furono cru- V i r g i l i ov diente ammazzati . Che Balifi v a.maestro discola y ma'.molto, pi de furti con le pietre fu lapidato onde Virgilio lo fchernì con vn Di- fico tale. Monte fub hoc lapidim tegitur Beliflafepul'tus, ISfotte dieque tvum carpe viator iter. Et apprefio il divino Ariofio che Brunello celebre ladro, che rubbò ad Angelica l'anello,® a Sacripante il canal difiotto , e chefcbernì fi, rara– mente Marfifa,fu fatto impiccar dal Re• Agramante. ma coftoro per effer fauoriti dal Diauolo,alquale fi dano inpreda, ® col quale par tifano i be in àalorfuratì,non filamene non muoìono,mauiuono allegramente ,an* Zj trionfano Spendendo largamente , mangiando lautamente, lafciuendo probamente, & gettando barabba eflremamente. Arpalo quel famo Tullio, ladrone apprefio a Tullio nel fecondo. Denatura Deorum,fileuabeffeg- giareiDei,che rubbando oggigiorno ,durafe tanto invita, & lietamen– te godeffe vn luogo poffeffo de latrocinii fiuoi. Cosi costoro fi rodon Eio ,che gli fopponi tanto,® fra la gente del mondo applaudon fe Beffi, vedendo chiaramente, che ogni cofa gli è comportata , ch rubbane<à lor piacereche tolgonoperfe steff quanto gli aggrada, che fanno alto , ® bafo di quel che è commme,che ognuno tace, nefuno apre la bocca, che i maggiori gli tengon mano, che la g ìtìtiapauentadiloro, che non fi ha cura difucchiare ilfingue a po- uerellh

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