GARZONI - La piazza universale - 1589

V \ \ 1 V E K S A?L E. 81 3 gliuoli,dijfe(come narraTlutarco nel libro Deexilio ) quelle notabilipa role. 0 moglie mia,fenoi non•periuamo,noifarefiimoperitidadouero.Con questa iflejfa ffecie fu bandito Cimane Ateniefe vincitore contra Ver fi : Co fi Ariftid e il giusle,dando v n cotadino lafua pietra ali isteffo da fcriu er ni dentro il nome £ Aristide, fi amente moffoda queflo (come racconta Trabo Emilio)perche egli s'ìmaginaua,che Arifiide fi facefie chiamare P r o bo il Giusto per boria daf e mede.fimo.Co fi dubitaron d'effer sbanditicela, Em J& Alcibiade buominifamofi,& rari,ma s'accordarono amendue, perla ro honore, a far pratiche strette, accio in uece d'un di loro fofie sbandito un certo Ipxobolo di bafiaconditione,huomo feditiofo, & che voleva con– correr con loro,dal qual cafo nefiguipohche tra le rifa, &• lo [degno, che di ciò prefe rogli A tenie fi, n efinn da indi in poi fu per ofiracifm o sb aridi to d'Athene.Hora l effigilo penale auenne a molti huominifamofì della pri- fica etàicome a Camillo Romano liberatore della patria,ad Annibale Car- iaginefe,a MetelloTslumidico, a Dione Siracufano,a Trafibulo,a Demara tbo Lacede_wonio,a Cicerone,a Tito Annio Milone,a Tucidide Athenic- fie,A Tubilo 'Nfgilio Figulo,a Xenofane,a Gnidio ToetajBoetìo Severi– no & a infiniti altri. Et dì volontario effiglio,anzipiù pr.efio ritiramen– to, fi rimoffero dalla patria ,T>itagora,che laficìòS amo, Solone chelafiiò Atene,Licurgo,che lafiib Sparta,Scipion.e K(afica,cbe lafiìo Roma, cofi Liuio Salinatore, eh e lafiìo l'ijlefifa, & quel prudentijfimo Socrate , che \afiio A iene,al qual fu dimandato nelfuo effigilo di ebepaefi era,oue ti- ffofie, ch'era cittadino del mondo, volendo inferir quel che a punto dice Marco Tullio nelteTaradoffe, che Parriacft ub i ai r forti s .Era inRpma. particolarmente fi gran pena filmata la pena delieffiglio,che nejfunofipo teva sbandirebbe non vi fofie concorfo il popolo,&paffafie per gli corni- tf:& veramente è tanto lamore,ch e l'huomo porta alla fua patria, che non può efiere fi non dolore acerbo efferne fcacciato. & per cenfolatione dì quefii sbanditi fece Tlutarco un fingolar trattato, &- il Boccacìone firijfe vna epìstola a mefier Vino de' Rpffi, & Erafmo indegno di nome per efier stato herético ne firifle vnanotabile lettera anch'e fio .Et Sene– ca nel'libro della confilatione a T aldina fcriu e alcune notabili fentenze fiopra queflo, oue fi riferifee anco il libro D e ccniolation e di Boetio, & quello D e remen'ij s fortuna? di Francefio Tetrarca .. 1 noflri banditi moderni fon differentiafiai da quegli antichi, perche quegli uiueuane nel fio effigilo conflantemente, & da perfine ualorofe, & prudenti, ma quefii fi pongono alla Strada, affaffinano i viandanti, epafiegieri, ta– gliano la uita e i denari ai Romei, affaitano villaggi, magian le coste ai contadini, fan trar queflo,. & quell'altro pouer huomo, uccidono in frotta grandiffmaunpouero Corriere, dan delle slìllettstea un gramo contadino,®'fanfuper.cbìafie datr.aditori e furfanti an.ille, a mille~Tei

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