GARZONI - La piazza universale - 1589

•81 4 5 9 1 ^ 2 2 /quello fon compofie tante leggi contra di loro *ordinati tanti slattiti, rat* ^ C G° rrf a c o ^ * t a n t l commentar y di Dottori, fra quali Ideilo da S.Geminiano, Già* niano cobo d'Arnate,& Hippolito de'Marfilij ; hanfattoirattati lunghi Inter* Hipolito m a materia tale, dichiarandole cofe pertinenti allapr off ione di quel flc'Marfi- fuorufciti. li/tempi noslri fi fon vifli in Romagna fra capì demanditi G' cobo e fi £r temuti Gordefico della parte Guelfa, Camillo^orello, eCamillo So <i"Amate, boli; Ottauiandi7legrina,& AlbertoTrifico Ghibellini.TyellaMarca, Vmbrìa>& Lombardia ZanTaolo de'Tfobiti,il Signor di Shifanoia,Te~ drin da Spoletti, Capitino,e Mancino daVgubbio,Cipoletta, il Signora! Monte Martianofuorufcitofamofo, ór illuslre per cafia,amicitie, & fa* uori diTrencìpìfil'Conte OttauioAuogadronobilifiimoBreficiano,&mot ti altri, i quali non hanno hauuto, ne hanno il nome di quelli. Ma ta baffi de'Fuoruficitiinunìuerfak,<&in particolare. Aunoiadoneioptrailcxvàj. Difcòr» Circa i bandit i vedi Pietr o Crinito , nel .2.1. libr o de Honeftadifcipl . a ) c. 7. & co Aleifandro d'Aled'a carte. 1 f i . DE B V F F O N I , O M I M I, O HIS T R I O N I» D:fcor(ò. exix. Enche il uocabuh d'Hifirionì prefio a Romani fignificaffe non filarne te i Mimiche a guìfa difìmie nanne imitando igeflh glìattì, icofiumi,ei detti delle perfine, ecofii Vantommi, eberapprefèntan per eccellenza lanatma di elafi uno, ce* . me quel K[eflore, che da Caio Caligala, come narra Sueto* nioyin mezp defettacolifer la fuaperfettìone in tal arte, era bafiiato, ma anco i Comici,i Tragedia GeHiculatori,ò battaglieri, ifaltatori,iMU fici di Scena, & altri fimili, che con nome communiffimo eran chiamat Dionifio nominatoinondimeno bora far a accettato come vocabulo de Mi* mi,e de Bufoni folamente:de quali ragionando facciamo il prefinte difeo fa compiacenza loro. Moflrafì d'efier slata anticamete quella prefifiio ne da molti fhuorka, imptroche varij efempi fi leggono d'huomini buffo ni per le lor face tie molto slimati,e tenuti in pregio tale, che ban dato ìnuiàiarea. uirtuofi,parendo loro, che troppo alto forgefie la buffoneria, mentre giaceuala -virtù per terra miferamentefopita. E per quefio Tran* quillo riferifee T aride Hifìrione effer flato cofìcaro,che la moglie di Domi tianolmperatcreinuaghita de'efo fi degnò dilaguir perfino amore;ed'ba uerlo,in luogo difieruitore, per padrone dì fi Uefa, di Cytheri Mimo feri* Plinio, ue Tlinio,cbe dopo la Farfalicapugna con fegnalato fauore fu tirato dal cocchio iflefio di Marcantonio,porgendo la fortuna tal. fauore avnbuf-. fone,che doueua di ragione toccare a qualche virtuofo ; E d\ ifiidaman-^

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=