GARZONI - La piazza universale - 1589

• te figlimi dìMarfìmo ficrivon gli auttorì,che per decrete ottenne d batte– te vna fatua nel Teatro, battendo rapprefintatocefi eccellentemente •Tarteneo, cheparuepropriot'ifieffb.E.vero chenelbantico tempo molte perfine faggie,uedendo,cOf oro troppolicentiofi,&eflremi,. hanno canfiv- fil'infilenzaloro.condiuerfmodi,etmaniere.Terò, quando Callipide bufi fone [aiutando arrogantemente il Re Agefilao,ch'eraperfiorteìn ragiona -menti graui,&fierif occupatole'di Ivi mostrava curarfi,dìffe connon mi– nor prefiontìone.Benfi conofce,o Re,che tu uai ingrofifiando la uista. .Sorri– dendo Agefilao,dife,verfo dìluì.l<{ohpenfi tu cb'ioficorga.che tufieì Cai- lipide buffone ì Abbuffando con questa rifiofia conueneuole lafiuperbia difidiceuole del Mimo.E Su ctonio Tranquillo narra, cbeCefare Augusto Suetom ° .nel cortil delfino palazzo fece battere alla prefenzaditutti Hyda Tan<- tomimo ,b avendolo acaifato ilVretoreper troppo libero, e licentiofanel fito parlare. E l'ifieffo cacciò d'italiain bruttiffìmo effiglioTilade buffone, perche baueua hauuto ardimento di mostrare adito T >n filettatore, che per forte nel me^o delle buffonerie gli hau'ea fifchiato dietro, come tal ho -ra s'ufa.mapeggio fu,che fitto Claudiol^erone, come ferine il predetto auttore,tutte le fattieni di questi bucanieri molto uergognofame ntefi.ro nobandite,erilegate,effendo effidi molte corruttele efidìtioni nella città fiotiffimaoccafione-e benché fitto Iberna tornafìero ancora, fttron però di nouofottoTraianoleuati,emandaftdifperfcongrandiffìmalorvergogna, M . TU I - & uitupero. Di questi tali ferine parimente Cicerone nel fito libro del- Ho. la Republica; eh erancommunemente intanto obbrobrioappreffo al Ro– mano Collegio; che non filamente mancavano deglihonori de'cittadini, ma non puoteuana manco effeve accettati nella tribù plebe a per la uilpro fifone da effieffer citata. ETito Livio nel fittimo libro delle fuehifìorie Tit o L •halafciatofcritto,chegli Hifirioni,&Mimifuron daflipendij militari ri u : o - pulf, perche non era cofa conueniente, che l'arte honorata della militia s'auuiliffe col commercio di perfine baffe,come costoro. Quindi prouiene, che agyifa d'una fauolafon nominati alcuni, che comefmie deluulgcco trafacedo queflo, & quell'altro fi guadagnarono il uitto contale infatnia?™-^ Satiro daTlutarco èdichiaratoper tale,imperocbe benifiimo contraface uaDemof bene impedito dellalinguafbalbvtiendo come lislefio. Di Clifa fo raccontano alcuni, che fingeva Filippo Re di Macedonia tanto garbata mente,che andandozoppo come lu'htorcendola bocca, e gli occhi, come faceua e-glifacendo gliiflefiigefli eradi rifo,e di trafiulloatuttalabriga- ta.E di Carififo narrano altri, eh e e fendo Tara fito di Dionifio, e vedendolo un giorno ridere in difiparte con gli amici,ancor efiocominciò a rider tata fiaporitamente,che Dionifio uollc [aper perche rideffe a quella foggia : a mi rìfipofe~egli,percbe m'imagino che le cofe,cbe tu conferifei con cofloro-* fiano degne di: tifi . Hippolpcbo Macedone nell'epifiola che fcriveai Linceo,

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