GARZONI - La piazza universale - 1589
Sie* P 1 Ä 2 Z JL Linceo,celebra Androgenen Stratone Attico perfamofi bufoni. E Tele fané fcriue,che in Atene fra il numero di fefanta furono Callìmedone, Lo cufia,Dinia,Mafgetone,e Mene cbmo celebri dadoueroin questa profef fione.Hot'ne'moderni tempi labuffoneriah (alita fi inpregiò,che le tavo– le {ignorili fon più ingombrate\dibuffoni,cbe. di alcuna fededi uirtuofi;e quella corte par diminuta,e fcemafdoue non s'oda,o non fi veda vn Car fula,vn Gonella, vn Bocca firefica in catedra,che dia trattenimento con fa ttole, con mOttì,conpiaceuolezge,conbagatelle,con macche,ali bonorata audienci, che gli fiede intorno , Quitti il buffone recitai testamenti v lanefchi di barba Mangone, e di Tedrazgo ; adorna l'infiromento , che fa fierC ecco dì parole più große -,che quelle del Co cai : narra le fu fi torte che fece la moglie del medico la notte di carneuale, racconta ti dialogo Mastro Agreste conia Togna diS. Germano ;difcorredi legge ,come vn Gratian da Bologna, parla di medicina, come vn Maflro Grillo ;fa- uella daVedante Come vn Fìdentio Glotocrifiofadel Bergamafco ufifiada tratta , come fe fuße ilprimo della vaüäta.i Magnìfico nel f ärgere, Spa– gnolo nelgeflire, è Todefio nel caminare, e Fiorentino nel gorgheggia– re^ Tjapolitano nel fiorirle Modenese in fare il gonzo, e Tiemontefi nel languire ; è la fimia di tutto il mondo nel parlare ,e nel vestire. Flor fi vedeil bufone con le ciglia degli occhi dentro afiofe, egli occhi sbar dellati, Che parguerzp ì bora con le labbra torte, che par vn macchero– ne contrafatto ; bora con vnpalmo di lìngua fuori, che par vn cagnaz^p morto dal caldo, e dalla fite ; bora colcollo tefio, che pare vn impiccato bora con le fauci ingrofate, che fit mostra dbàuer mille dianoli adoffo; bora con le ffialle ingobbate, che pare il Babitino da Milano '; bora con lebraccia riuoltate , che pare vn Guido propriamente; boraconlema- ni, e con le dita ,fkgesti tali ,che pare il bagàtella de'trionfi Col mouer- fi fingeilpoltrone eccellentemente ; col pafèggiare fhdel fachinorara- mente ; col volgerfi indietro contrafh vn brano stupendamente k Col f no dellavoceimitai'afino perfiafio;con le parole i balbi, e i cocoglieri per trafiullo,colgesto le bertuccie per diletto ; col rifofit creppardi rifio ogn'vno che lo vede. Quefle fon l'eccellenze, e le grandezze de bufon che vivono allegramente alle fipalle de'gentilbuomini e Signori, e trion– fano ai pasti de'Trencìpi , mentre il dotto Poeta , il facondo ora tore > e l'arguto Filofofo fa la fina refidenzà nel viliffimo tìntilo. A quefii hoggidìfi porta ogni rifpetto, perche fanno ali orecchia de" Signo ri, fialzano fina eccellenza, Caminan fiecoin carrozza, gli vanno die tro in compagnia, fiempre gli fionOalla coda -, mai fi par ton dal fino con– fetto , e fannoìnfieme con effo vna compita reUtione,perche nonfitro- uail Signor fienzail buffone, neilbufon fienzail Signore, e quandoCa- randella fife lontano dallafua vifia , morir ebbe il Signor di fiafimo , e
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=