GARZONI - La piazza universale - 1589
46 ? I <A Z l Ui DE' G O V E R N A T O R I, Difci; . T - Ni 'wXfSi orlandoio del gouerno politico cernile * mediante il quale Lcop»'« irti fS \ r . * . , . . ' ' tei W$M re S?P" 01 fubditi-mrtuo/amen te, a fineche nt<gli animi l III fpi*i f s'imprimaìlbene,e-l'hone¥lo,& dìan ripulfa condecente al Ì^Ji|£ga w*w enorme, e nefando, vfdròquell 'aurea fenten%aàiLeo v^pa, laqualedke, che. Integntasprefidentiufalusef t fub forum . Ognivoltachei Rettori principali fon buoni, anco i fubditi in.-.nemente fon buoni. onde "Plutarco fcriucndo a Traiano,dice . Sip motecompofuensadvirtuteraredèprocedentvniuerfa. Mai i Rettori cattiui conmtitifcono vn flato de jubditi tristo, e ca>tiuo,per Ifocrate. ( come dice il-poeta) U bone malori diflit arar e minor. Dionifio La on de jfodate diede quefìo precetto fopra ad ogni altro al fio *Re, Alkarnaf vsdeffedi non effer manco buono di quegli,che fono fiotto la fuavbid f e o -ì za. della quale opinione è D'ioni fio uikarnajfe o:, dicendo, che queftal ge della natura è commune ad ognuno, che tutti i buoni ftan fuperior manco buoni, Douendo adunque ifubdìti imparar gli effempì della bo tà, & della virtù da'principali gouerni, che fon lorposìi come un lui lo Pacchio aranti agli occhi, e come una v'ma idea degli atti, & operati loro, è co fi fimmamente neccffarìa,che fatto amici della virtù, & attort pagnati con Ubontà che fi ricerca per infiruire, & edificare i (or fogget- ti, Debbono i Couernatori fopra tutto effer ornati di fapkn%a, di g tk,di fedeltà,di carità,di religione, dì coHumi integerrimi, per dar fag– gio diloro honoreuole,& condecente algrado, & alla dignità, che tengo no fopr agli altri. Glièneceffariala fapim%a,per•che Tlatone dice, che Ciclone elU f oì *ècatifadifarbeniffimoleccfe,cbefifanno^^ ECicerone, dice, Apollofa- cbeellatlamaefira, & l'arte della vita. Upollofane Stoico fece tan ne. conto di effa, che folca dire, che folo ella erala virtù ; ouero ch'ella ha Bione. uain fe tutte le v\riù,ouero che tutte le virtù erano fottoposle alei.'Biott Fikfofomoltofaggiamentecommendolla, dicendo, chelafip'wxaèda tont o più fra l'altre virtù , da quanto più fono gli occhi degli altri fe^ Epicuro, ^t Epicuro alpropofitonofiro diceua ancor effo'fche il maggior di tutt Stoici. be " 1 e r a la fif m ^>perche quefia cerca lecaufe, uuol usdereperche u cofa fi debba fare, elegge il bene, e rifiutail male. Quindi i Stoic Plotino. no > eh? l'ingegno delfapiente è vn'habàtoprefio, & fedito, cioè una pre slapt-attica difaperein un tratto quello,cb s egli ha da fare. Onde Tlot Ipparco. no fcrittendo dellevirtù ciuili, fottopofe alla fapien%aTintelhgen%a, confiderationefiaprouidenza, la docilità ,& lacautione ; per dimoslra- re,che l'huomofituio èintelligente,confiderato,prouidendo, atto adppren- dersìltutto, e cauto nel male , ene'ferigli, fecondati detto d'ipp jtfirono-
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