GARZONI - La piazza universale - 1589
* 4 * T î ^ Z Z Jt D E F O R N A R I , O P A N A T I E R I, E T C O N F E T- tinari, & Zambellari, e Offelari, e Gialdonari.Difc.cxxxiij . ^ I C 0 J^O alcunhche'l mefliero del Fornaro fu trottato dal* la Dea Cererre, laqualefi come ritrouò il fomento t tcfi in* fiegnò il macinare, & far del pane t il che par che attesti Maritale inun uerfo lodandoli pane degli Vmbri fatto di farro macinato in quei verfi. Ticentis Ceres nìueofic nettare crefcit, Vt leuìs accepta ffiongia turgèt aqua. La qual cofafu lodata anco da Panfilo Toeta,doue egli dice, lyon alleapanes,non quas ubi terra placentas. Vicentina de dit. L'ufo però del forno fu ritrouato fecondo altri da Anno Egittio, ifedacci „ .1S (pnbapoit fa degna dì iode,efendo tanto gioueuole » è neceffaria al uitto,comefi ue- deimperoebe malamente potrebbe cibarfi l'buomo fenza il pane cotto a quel modo, cbelocuoconoifornarinoflrìcommunemente. F,fenonmen-^ te Timo nel fiopr adetto luogo,ì Rpmarìi stettero fenxa fornarì communi cinquecento ottanta anni fin'alla guerra di Terfta, attendendo le donne nelle cafe a quo fio ejferciiio.m a non fletterò però fenxa l'artedaquale è an tichiffima come àifiopra toccato habbiamo.è arte ancora dì commodo gua dagno,®dicommodapolitez^a, sforzandefi ogn'uno, e mdffmele donne con quelle braccia ignude menarlo in modo, e comporlo,che la bottega lo rofilapiena dì concorfio-, fiopr-atutte l'altre. Ricerca parimente quefi'arte nonpiccìoìa inteUìgenzafpercioebefadimefliero, che tfornari s'intenda– no,® habbiano cognitìone,epr attica non mediocre de" frumenti,)"apendo i paefhdoue fon nati, acciò facciano meglior farina che poffbìlfia : impe- roche Tadoa verbi gratia,il Friuli, il Tolefene dì Rouìgo, Ferrara, Bolo- gna,Rauenna,e qua fi tutta la Romagna fa bianchiamo pane, per cagione del grano biaco, mano però dì gufo fifiaporito per gli terreni baffi,® hu mìdì,che non hanno vigore e forza quafi alcuna. Et altri paefi poi, come la TugliaJ'lfiriaàa Marca Anconitanaja Siciliana Corfica, la riuiera di Genoa,proiuconocerte forti di grani, quafi fenza forza, che nelregmo di Trapali fi dimandano granì forti, &ìn Venetia grani gr off, da quali fi trahe pocafemola,® il pane negro,ma dolce dìfiapore 3 contrarìo al fiopra- 'detto.E neceffarìo ancora eh eìF amari fappiano come uanrnacìnatii fo– menti al molino, acciò gli raccolgano in quella ferfettione che fi conuie- ne,perche il grano dolce fi macina afi'mtto come Ha ; ® uolendo il pane di
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