GARZONI - La piazza universale - 1589
M T r a è z 2t fra noi altri tfaluo che doue le gabelle fontantoin colme >'e le tene fi ti ranneggiate , che al fondaco fi mette il pane nero come vn carbone,ò be– re nino come la pelle £ vii afino, e di tal mi fura ,chei Struzzi noi padi- rebbeno, e tanto picciolo, che par ballotte da zarabotana, e coficaro,che s'auguran mide cancheri a chi rie caufa, e con tal cicra venduto, che par chev saga dalla mano del boia, e fi fpefio contefo, che ci vogliono i basto ni, ipugnali,e lapicbea poterlobauere, einfipoca quantità portato fuori che muoiono le pouere famiglie dal difagio, e dalla fame,beftem- mìandoi traditori de gli vfurari, e'manigoldi de'ricchi, e gli affafftni de'gabellieri, che mettono careflia tanto crudele, e tanto iniqua . Oltra che molti fornari furfanti nonmancano del debito ancora loro , ponendo del loglio nel pane, onero della calcina viua, onero della terra minuzia to,ouerofacendolmal leuato,acciò ritenga meglio ilpefo, onero empien– dolo di femola, e di crufca, onero mefchìandolo con mìtt'altre furfanta– rle , c he meglio fa a tacerle, che per forte infegnarle a chi non ha cogni- tione di quelle. Ter laqualcofa tutto il popolo grida , laplebe con ra gione tumultuai poueretti stridono all'aria, i contadini di fuori efcla- mano a più potere, gli hofpedali s'empiono, le porte de" ricchi fono into nate di mifer abili voci,la piazzai ripiena di furori, il fondaco è attornia– to da gente• calamitofa,&infelice,gridando la terra,foffìrando l'aria,gen- mendo il cielo per cagione di tanta penuria, e d'vna careflia sì infoppor- tabile Onde auengono-tantifurti,tanti ladronecci, tanti rompimenti di granar'htanti homicidij di gente ricca, tanti Crepiti d'arme ; & onde i da- cyifon fualigìatUi fondachi vuotatisi banchi rotti,i fornari baflonati,opofìi in berlìna,o meffal publico ffettacolo della corda, o impiccati per lago-. la, quando fi portati daghiottoni, e da ribaldi, perche il douer richiede, ch'emendo i buoni amati,e fluoriti, ì tritti,e manigoldi restino punithe ca (ìigati.Hor questo batti dell'arte de'Fornari. Annotation e (opr a i! cxxxiij. Difc. De'Panattkri , & Fornar i uedi alcun e pera'néze nel Cardan o de Rerum Variet a caire.ié . & 4 9 1 . Bt coli in Aleflandr o d'Aleflandro a cart e 150. Et nel Rhodigino , al 1 ibro cap. ; j.Sc 3 6. & al )ib.8.& cap-3 8. D E' S P A Z ZA C A M I N I, E G O N ZA T E T T I. Diicoribcxxxiiir', , quei me fieri, che han del vile,& del fordido affai ,fi può numerare anco il me fiero de' Spazzacamini, ilquale f ha qualche imagine d'antichità per quelle parole di Cice- Cicerone , fc?J r^TcC roneneh"F.piflolaaTrebatio > douedice 1 Luculent o camin o utendurncenfeo . Del retto è tutto ignobile affatto , per« (he,
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