GARZONI - La piazza universale - 1589

«4 '5 P I A. Z .2 •li– pomi vino preciofo ;fi anco perche molte città,&co-fella fono in tal lu ghi fabricate,chefe non hauefifero le Cìflerne, eìpozz^,da estrema fate af fediateuerrebbono meno,non fola al tempo delle guerre, come fouete a de ne' luoghi montuof, & deferti, ma da tutti i tempi,compoftando il fito pericolofo questo danno euidente, e manifefto . E queflo nella fc rafacra fi vede efferfpeffo auenuto alla Giudea, come quella, che man d 'acque fuor di modo;& fe la città di Betulia nonfofe stata dalle Ciftern aiutata, effa fra l'altre baurebbe patito inguifa, che diuentaua a un trat to preda de fuoi nemici. "Però tutti gli bistorta pongono queflo, che ne guerre maffmamente, gli efferati attendono a queflo difermarfi in lu doue fa commodità di-acqua, onero di cauar poz^i,onde i campi fi poff commodaments abbeverare,®- allhora fi prona quanto i cavatori dapozs %ì fianogiovevoli, e neceffariiper conferuar'la gente, e mantener la mìl tia in tanche tali bijogni . 7^e meno fon neceffarii ai pastori della cam gna . "Però nel libro del Genefì più volte fi legge che Abraamo, ® lfiaac nel paefe d'Abimelech attefero alcauamento de'pozjzj per adacquare greggi loro;®di Giacob è fcritto,che quando andò in Mefcpotamia,trouò la belliffma Rachele appreffo a un pozjp, oue adacquava igreggidi fio padre, ®- ei mede fimo fu quello,che diede il nome a quel memorabil Zo di Samaria,doue la bella dona Samaritana fu da noflro Signore alla fua fede conuerfa. Son tanto più i cavatori da pozjzj utili in queflo lor meflì vo,quanto che molti medici tengono l'acque de' pozjj > ® di ciferne e fra l'altre molto fané fe he Plinio fi meraviglia di queflo nel trigefimopri mo libro al capitolo terzo. Et hanno ancora questo honore,che i poz^j ro f on di mirabile cammodità alle cafe, e tanto maggiormente s'appreggia vna caJa ,quatG fi dica che fa fornita d borto,®dipozgp. Però fentenio quefla dìfgratia Pietro d'Abano ,ft dice, che nella flradapublìca fece por tar da' demonii quelpc-zjp del fio -vicino, per hauer con le fue zampogn interdetto l'acqua alla fua ferva, la qual cofa ha conformità con quel che anemie aipiflori di Ifaaccoipaflori di Gerara,che nel cauar che fece i primi pozgi n e ^ a t e r r a loro,auennero tante riffe, ® ingiurie tra una par– te,® l'altra,che perciò uno fu chiamato Calunnia, & l'altro inimìcìtia, e fu bifogno cavare il terzo, fopra il quale non contendendo fi ,fu dimanda latitudine,percbe gli animi s'allargarono per dolcezza , & am ore.il modo poi di cauarei pozzjè tanto chiaro con quelli inftrumenti che adoprano i cauatorì,®cof ìpurgatorì, che non fa di mefliero in fi picchia cofa ufar gran defcrittione,bafla che gli è necefario à tutti guardar fi bene, fi per freddo chenelle parti fotterranee fi trova, fi per ilfolfore , & allume, che ( come dice Plinio, amazjZ.atalhoraqvefli poveri, fe con una lucerna ac- ce\a mentre s'eitingue,non fi faccino allertiti del pericolo grande,che firi- troua in quelle baffe. Il mefliero dì cofloro è fiatoUltifrate da Cleante Fi loffio,

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=