GARZONI - La piazza universale - 1589

8jo 1 * r A : z: 2 v i tatafauafiper Uno aufficio di tutti, igeflifuoi. Et del Ceruo di Cìpatiffo fcriuel' ifieffo quafiOuidìo , come fà Virgilio del Cerno di Tyrrhea,che da Siluiafanciulla era pettinato,^- ornata di mole, onde nelfettimo del– l'Eneide dice ^ Siluia cura Mollibus. intexens ornahat cornuafetis Teßebatqueferum,puroque in fonte lauabat* Cello pur narra,, cheTìtagorahehhevn'orfiper. la fina ferita tremenda: a tutti, la qual dome fico, appr.effodife, ® àifiarma.dell'unghie ; ® un dì volendola lafcìar anàar.e,can certe parole glidiedegiuramento, che non face/fi difiiacere ad alcuno,® ef a ubidiente fi cacciò in una fielua,® fe– delmente offiruò quanto promefo hauea, Tlinio racconta,. che Agrippi– na moglie di Claudio Cefiare hebbe un Tordo,cbe imitauaeccellentemen– te il parlar diciafcuno.Et il. medefmo ferine ,.cheiprimi Cefari hebbero un Storno,® alcunirofignuoli,che tanto in greco,quanto in latino parla– vano .. Et. cofinel decimo libro al capitolo quadragefimoterzo narrad 'un C oruo,che afifuefattoalparlar.ehumano,ogni mattina abuorihor.a,uolan- do nel luogo della rengafalutauaTiberio Germanico,® Drufi Cefari per nome,® dipoi falutaua ilpopolo che paflaua. L'ifiefio net libro decimo al capitolo uigefìmoficondo narrai' uriocca domefiica tantoché maiffijic- liitCàixp. cauadaLacy.de F ilofofo,an%i, e nel bagno,® in publica,edidì,e dinotte » uoleuafeguitarlo ,quafìfo]Je impazzita delfuo amore. Et T$icandw,[crÌr ue,che Secondoliqual fu pincerna del B^diBìthinia,hebbe l'isteffe ca– rezze da un gallo d 'India. Deldiuo Augufafi legge, che in Komafu il pri– mo adomeflicare la tigre mafnefatta,fi come Heraclide,® ThoaAchai. comoBr .arono il Dragone;®' Aiace Locrefe un ßrpente, che heueuacom M,& Annon Cartaginefe il Leonenon efiendo cofà 'mpoffibile, benché: difficile,.daridurquefianimali, ®maffimamentecoftfeluagguall'ubi- àienza dell', buamo ^ Qjtefiafi pofiente animale del Leone mene dalla de– strezza,® diligenza.degl ìhuominìa e fere dome ficaio, ® ilprimo che ciò fece fu Annone foprad'etto.. La remuneratione che dalla ßa patria- hebbe fu lo sbandirlo, dicendo, che quefio atto di hauet•domato il Leone: erafpecie d '.inditio di volerfi far Signor di tutta ilpaefe. & "Plinio dice- the lorilegarono i Carthaginefi,per.cioche hauendodomato il Leone,hau- rebbe a egri uno fatto far quel che haueßevolutonclla Citta- Ilmedefi- mo Tlinio racconta,tbe Marco Antonia cognata àiOttauiana Imperato r.e ,fecedomefiicarei Leoni,® furano atantamanfuetudinecondòtti,cbc: gli fece.mctter fitto il giogo,® tir are il ca rro ouunqueandaua.i l mede- fimo trono fritto hauer dopo fattol•Imperator Eliogabalo. ll:Rf. Da no Gìomnni fecondo diCafiiglia,. baueuaftmilmenteun Le one cos ì.dó' mefiic .9 ,&pM .cuolc ,c .hequaH il.

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