GARZONI - La piazza universale - 1589

r i l i F E n i* A . i E . t S9 Vìiìt vt implicìtum puero pater anxìus anguem. Et quel che fegue.Saßone Grammatico loda efiremamente Enaro, che tra Saffou paffaua terribilmente con l'arco quanto incontraua: e Quinto Curtie com G " m t * u - menda Catene fioldato, che ferma con l'arco gli uccelli fin nelle nuvole i- C ' C Qv latQ fieße. Ma Seneca dona la palma a H ercole, che vccife con le fiaette T^ef Curcio' fio Centauro, quantunque foße da lui molto rimoto, e dìpiula Cerna dalle Stacco, corna d'oro, & Harpie che uolauano per l'aria, L'Ariofloattribuifce l'– arco a Cloridano cacciatóre in molte fian%e,ma pia chiaramente ouedke. 1 A u o f t o 0 Cloridan che Medor vede per terra, Salta del bofico a dìfcoperta guerra. E poi fiegue. E getta l'arco,e tutto pien di rabbia Tra gli inmici ilferro intorno gira. Hoggìdì i Venetiani tirano benìfifmo d'arco nelle lor Fifolare.All'ultimo Hmefliero de' CazxafrWsii latinamente detti Fu ndxfu ritrouato nell'I fo– le Balearhonde Virgilio nel primo della Georgica diße. Virgilio , Stupea torquenturBakaris verberafundd. Simo. E Statio nel primo libro. fyboraq; & grauidas fundie Belearis babenas. Et HVontano in quell'arte celebra un certo A fare Garamantadkendo. Il Potan o Bine A far Garamas,quo non prefiantior alter Aut torquere manu ìaculum,aut dare vulnera fundie. Et particolarmente nellafcrittura fiera Tiauid fi mostrò eferto inquefia t>rofeffione,quandojcon ma frombolavccife ilgigante Golia fi valorofar mente» Hor parliamo de gli altri profeßori. Arinotatron e lopia-i l cxlj.Difcorfo . Intorn o àgPAreari,& Balleftrier i diceu a il Florio,ch e tutt i imeftier i Irann o in (ferrareccett o che gli Atcobufìeri,Areari,& Balleftrieri,ch e afeendon o in aria, D E ' M A E S T R I D I C E C C A, E t ! dc'Monetaiij . DiCcadifi E BJC HE il volgo hoggidì ifiìma molto quella fentenza d Horath 0 ciues ciues quxranda pecunia primum.' Virtuspos~inumos~ Jie menoiftimaque 'uerßt cbenel terzo Uhrode 1 cofiumì dentedicifinfcritth l^ttmmushonoraturt finenummisnullus amatur ? T ^ummus vbi loquitur,Tullius ipfetacet. Et con questi commenda il bello Epigramma di Petronio A *mincia r guifqui;

RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=