GARZONI - La piazza universale - 1589

no deìlatonfifcatione ài lai cofe-, ogni mito che eccedefiérola meta, o la pragmatica da lui determinata . E Seneca nella epifìola quintadecimo, allega la commodità grande di più cafe per rosone delU'mfiiMtione delle carrette,& de'Cacchidicendo-Gélì^tìo, & corpus concutit , Se ituxho- n on offici t,potTìs legere , poflìs dictare. , poflìs loqtii , aadire.'q.irbrànl. nihil ne,MTihu\esutiziMarcoTuUió,adUttico^ lam diótaui fedan s i n Rhceda , & più baffo .Capùam proficifeebàr, ha*c fcribeas . il carro parimente hoggidì da contadino fu bonorato da Mutìa Augure, facendo fi portar fu quello in fenato, & TlutarconarradiCefa- re, che facendo fi portar per Italia fid carro haueuafempxe Marcan- fi »no pr: t o n ' 1 0 t n com P a S n i a • Aleffandro Seuero, ( come narra ElioSpartiano)fit quello poUche concefe ai Senatori Romani le carrette d'argentcriputan- do che la granita d'vn tanto Senato comportafe, che fu le carrozze più or nate,& pompofe and afferò più preflo che fu i carri.Su queste andò co tan– to faufio,<& Infuria Commodo Imperatore ( c$mefiriueLampridiò )che alle volte in cambio di-caualli vsò i cani da forfi tirar eroiche volta an* dò inpublico ejfendq -tirato da quattro Cetui,alcuna volta da quattro Le rihfacendofi chiamare la grò. madre, qualche volta da quattro Tigri chia– mando fi il padre Libero,alcuno volta da tre, ò quattro donzelle giunte a titnone,ouero da tre,ò quattro gioueni. Et Snetonioparticolarmente nar– ra di Caligula,che lui foto fu tanto pegro,& delicato, che vsò vnafortedi carretta da ottoruote, la quale eradetta ottóferó inquel tempodac'to- feuno. Con tutto ciò il predetto auttorefiriue, che Claudio Imperatore prohibì icarri,& le carrozze a tutti i viatori d'Italia commandando per un [no editto ,che ciàfeuno andafe o a piede, ò in ficàia , ò in lettìca . Et Giulio Capitolino ferine, che M. Antonino Tio uietòper vii altro editto» che nefunper le città andafe ne a camilo ,ne in cocchio a patto alcuno. Hora il carro fu la prima volta dedicato alla Dea Giunone, come dice ifi doro nel decimo ottano libro delle fue ethimologie y dayn certo Ericla niotil qual regnò inAtbene, & lui fu il primo, che congionfe quattro'- Potan o eanaUiinfteme allacarrozza . Onde ilTonfano nel terzo libro deSte l lis diffe. Qualis Erifthonìus currus,&quattuor aufiis lungere equos,ropidìsque rotìs inffiere vitlon Et Cirittene Ly ctonio fu il primo, che ne congiunfe due . Cofì dà quegli antichi fu oferuato, che la carrozza da due caUalli fofie [aerata alla Lu- na,per vederfiella due volte* cioè il giorno, & la notte: ouero , perche con doppio corfo contende col Sole : quella de i tre cauaUi-ai Dei dell'– Inferno , perch'effi rapifeon gli hiiomini a loro per tre età, perl'infantia, perla gìouenth,& perla vecchiezza : quella d A quattro canotti al So– le,per che 'l'anno fi riuolge per quattro tempi, per l'inuerno,per per

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