GARZONI - La piazza universale - 1589
y i \ I F E K\s LE, Op j propagatoligenere humano,comen'appare t MaTrùcio di più dice, che ProcI °- tiefiodoro,quando fa fttentione dell' Jfolé dei Fortunatì,accenna t>n Vara difo,quellò cioè che àpprefifo aToétì è dìtnddato campo Elifio, ò dalla pre G r c < y . feruaiione de ì corpi imMortati,o dalla folutìone di tutti i mali. Onde Gre- Naif glorio Ng%id%éno,recìtanào l'opinione degli antichi dice y che afferma- no. Uano gli antichi douer'ejfere i fauii accettati ne' campi Elifì, cioè nella terra immortale,Cot qual nome effi da' libri di Mose influititi, chiama ua– no il nòflroTaradifo,benche nel nome fefierodifferenti, chiamadolo capo Elifio,o "Prato herbofo.Etquefio Taradifio non fu ignorato ancora da Chat del, pércioche ne' magici parlari dé^xproaflrei, ci è quel notato . Quaer c Paradimm . Benché Tfello voglia che effi ne parlafero mimicamente , p / y i ^ dicendo.Ch.alda.icnsifteVa .i -a.dìfuseft: vniuerm s diuinavu m virtutum , qua ; circapatrer n flint Ch oms . £r doue effi in un'altro precetto effortano abenviuere colui. Qui factum cu.piat fiiorum Taradifon adire. EffoTfiello chiarilfmamenteJìce.Szcer: Paradifu s iecundu m Chaldeo s non i s eft , queir t MoIiliberdefcribit,fed pratu m fupernarum t con - templationum , vb i variai inueniuntu r ufrtutax n arbore s ,Oue non lena I fell o con tutto ciò il Taradifio terreftre,il quale èflato leuato da Orige- tie,che linterpreta tutto miflicamente. Ma ( come dice Agoflino Stheu- Ag o co fopra il Gcnefi ) fe quel Taradifio fiofe mìstico > e non realmente terre- Sthe Slre,ache modo la terra delGiordano ,& diTentapoliperl'amenità fa– rebbeparagonata nella frittura al paradifo d'Iddio? Epifanio ancora con Ep ' f a m Origene dimofira quel Taradifio effer terreflre,percbe i fiumi ch'efeon da lui fon terrcflri;& dice d'hauer lui beuuto della loro acqua: Horfieifiumf fon terreflri,& anco il reflo,Tarimete èfritto, che gli animali furon con dotti dinanzi a Adamo adunque v'eram animali realmente , che fon ter- F i j o ne re siri ancora loro. Ma Filone H ebreo nega ancor luì, che quel Taradifio della fcrittura terrestre con quelle parole. Arbitrari igitu r i n eovftes, . oli uas , pom a mal a punica , &idgenusarbore s inueniri,ade o no n ef t j [ xheo verum , v r fumm a etia m flultitia fìr credere . Ma il Theodor eto li fa con doictto . tra, adducendo quefla ragione, che, tefiificando lafcrittura fiera aperta– mente , che Iddio producete dalla terra molti arbori ,l'affetto de' quali era belliffmo,& ìlguslofoauìffimofè cupida huomìniaudacififmi, laficia- ta la dottrina d'iddio da parte, fieguitareifignì de' capi loro. Terò anco gli Hebrei tengono quelTaradifio reale. OndeAuenezrà dice quefiepa- Aueaexr ro /e.Nequeignoraredebesterramè-quahomoiìdus eft , no n procu l aParadff c Hedenextfriifé. & figgionge . Simrqr.ipntenthan c eff e terra m Ifrael . Se d no n confideranrillud . E t factu m ef t dum profief - icerentu r abOriente , dalla quale teflìmonianzg vuole,che s'intenda, tbe quella tegJonefeffemQltodifiariie dalla terra d'Jfraele » Bora quefi l'hot-
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